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Uccisa tigre in India: era il terrore dei villaggi nel Maharashtra dove aveva sbranato 13 persone

05/11/2018

Dopo una caccia di tre mesi, le autorità indiane sono riuscite ad uccidere una tigre “mangiatrice di uomini“. Si ritiene abbia sbranato 13 persone: l’animale era il terrore dei villaggi della foresta di Raleogan, nel distretto di Yavatmal dello stato del Maharashtra, dal 2016.
Per uccidere la tigre è stata organizzata una complessa operazione di caccia che ha coinvolto quasi 200 persone, tra cui un cecchino e un cacciatore esperto. Impiegati anche droni, telecamere e cani. Per stanarla anche il profumo ‘Obsession for Men’ di Calvin Klein, già capace di attirare – secondo gli esperti – i giaguari per un feromone in esso contenuto.
Diversi gruppi animalisti si erano schierati a favore della tigre, madre di due cuccioli, chiedendo che fosse catturata ma non uccisa. Inoltre in molti avevano sollevato polemiche sul numero delle vittime: l’analisi del Dna della saliva trovata sui 13 corpi ha confermato la responsabilità dell’esemplare solo in 5 casi.
In India le tigri sono protette e serve un’autorizzazione per ucciderle, concessa dolo in caso di attacchi nei confronti di uomini. La Corte suprema aveva autorizzato l’operazione nonostante la specie si stia estinguendo, a patto che la tigre fosse uccisa solo nel caso in cui i calmanti non avessero fatto effetto. Secondo gli animalisti, però, T-1, così era identificata la tigre, è stata uccisa “a sangue freddo” e il dardo sul corpo dell’animale mostrato da una foto sarebbe stato conficcato successivamente alla sua morte, una messinscena. Sulla tigre sarà eseguita un’autopsia.


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