Questa mattina in Trentino in località Naroncolo (TN), un turista francese di 43 anni è stato attaccato da un orso . L’uomo è stato soccorso da personale sanitario ed è stato portato all’ospedale di Trento con ferite agli arti ma non è in pericolo di vita.
L’attacco del plantigrado è avvenuto come quello costato la vita al runner Andrea Papi, uccisoil 5 aprile 2023 a Caldes. Anche il turista, infatti, stava correndo trai boschi.
L’ENPA, appreso dell’aggressione ha dichiarato: “Auguriamo una piena e pronta guarigione al turista che questa mattina sarebbe stato aggredito da un orso a Dro, in Trentino. Tuttavia diffidiamo la PAT dall’assumere nuove iniziative persecutorie contro i plantrigradi. E’ fondamentale che la Provincia di Trento faccia anzitutto chiarezza sulle circostanze della presunta aggressione, accertando se l’animale fosse una mamma con cuccioli al seguito, se la zona fosse provvista di adeguata segnaletica, se l’uomo non fosse in compagnia di un cane e se avesse adottato tutte le misure di cautela che si debbono seguire nelle aree boschive”. L’ass0ciazione animalista ricorda, ancora una volta, i ritardi da parte delle autorità comunali e provinciali nell’applicazione di quelle misure di prevenzione che possono concretamente migliorare la convivenza tra uomini e orsi e prevenire possibili conflitti con le attività antropiche. In particolare dei bidoni anti-orso nei centri abitati del territorio trentino. I fatti di Dro dimostrano quanto sia necessario imparare a coesistere con i plantigradi e, più in generale, con tutta la fauna selvatica, prendendo esempio dalle esperienze virtuose di quei territori – vedi il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – che sono riusciti ad adottare modelli convivenza con gli orsi, che hanno prodotto ricadute positive anche sull’economia.
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