Sono svanite le poche speranze di ritrovare viva Eos, il cane di Vanessa Gatti, la ragazza 30enne di Origgio travolta da una valanga in Val Formazza all’inizio dello scorso gennaio.
Gli amici della giovane avevano sperato che almeno Eos fosse riuscita a salvarsi ed essere magari sopravvissuta trovando riparo in qualche abitazione della zona. “Durante le passeggiate Eos era solita allontanarsi da Vanessa – diceva a gennaio Manuela amica della ciaspolatrice deceduta –. Può essere accaduto anche durante la valanga e così è sopravvissuta”.
Per favorirne il ritrovamento Manuela aveva diffuso sui social un appello con foto della 4 zampe: “Lei è Eos, femmina meticcia di 4 anni, taglia grande con collare gps con una lunga antenna, pelo raso color beige – si leggeva – È scomparsa da domenica 7 gennaio in Val Formazza (Verbania/Cusio/Ossola), zona lago del Toggia, dove si è staccata la valanga che ha ucciso i due escursionisti. La ragazza era la sua proprietaria”.
A infrangere ogni speranza di ritrovare Eos viva, il ritrovamento dei suoi resti identificati dalla pettorina a forma di H arancione e il collare con la fibbia gialla che indossava il giorno della tragedia.
La trista notizia è stata diffusa sui social da un’amica della povera Vanessa Gatti: “Riposa in pace, piccolina, insieme alla tua Vane”.
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