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Tristi storie di cani tenuti a catena, abbandonati, malati e coperti di pulci e zecche. Aiutiamoli, denunciamo!

13/05/2014

Ancora una volta, episodi che sottolineano come alcuni individui, considerino gli animali, non esseri senzienti ma oggetti, strumenti insensibili e inanimati da usare a cui  infliggere qualsiasi tipo di trattamento inumano, senza tener conto che gli animali sono come noi creature di questo mondo, di cui andrebbe rispettato il diritto di vivere in maniera dignitosa e morale e che dovrebbero essere protetti e tutelati da chi si ritiene “essere superiore”.
Un cane moribondo legato ad una catena di metallo di due metri, in gravissime condizioni igienico-sanitarie, infestato da un centinaio di zecche. Così la polizia Municipale ha trovato Zeus, un breton, rinchiuso in un piccolo recinto senza tetto come alloggio, lasciato al suo destino in stato di abbandono su un terreno del proprietario a Massa. Ai suoi soccorritori della LNC della sezione Apuania, il cane si è presentato in condizioni di salute molto compromesse, con zecche su tutto il corpo e uno stato di maltrattamento che andava avanti almeno da sei mesi. Zeus, sequestrato dal pm, è ricoverato al canile di Montepepe, dove è stato visitato da un veterinario di fiducia dell’associazione per curarlo.
Il proprietario è sotto indagine per maltrattamento di animale e ora la Lega Nazionale del Cane ha tutta l’intenzione di costituirsi come parte civile nel procedimento che vedrà coinvolto il proprietario del cane.
Stesso tragico destino a Sanvittore Fossano per quello che doveva essere stato un bel pastore tedesco, ora ridotto a una larva.
Le Guardie Ecozoofile dell’ ANPANA di Cuneo intervenute sul posto, si sono trovate davanti a un cane visibilmente deperito, disidratato, con una forte dermatite e perdita notevole di pelo. Il corpo cosparso di zecche e pulci, le orecchie mangiate dagli insetti, un deperimento eccessivo, legato ad una catena senza un ricovero adeguato.
Gli stessi proprietari hanno dichiarato al comandante delle guardie ecozoofile che il cane non era mai stato da un veterinario e neppure davanti al suo deperimento in atto da mesi qualcuno aveva sentito il dovere di farlo visitare. Finchè era vivo serviva solo a fare la guardia alle galline, poi ne avrebbero preso un altro. Anche in questo caso il cane è stato sequestrato e portato in canile per essere assistito e curato mentre i suoi aguzzini denunciati.
I regolamenti comunali in materia di tutela animale e in genere le norme sono ovunque piuttosto simili. “È vietato detenere cani legati a catena. È permesso per periodi di tempo non superiori alle otto ore nell’arco della giornata detenere cani a una catena di almeno 4 metri a scorrere su di un cavo della lunghezza di almeno metri 4 e di altezza metri 2 dal terreno; la catena dovrà essere munita di due moschettoni rotanti alle estremità”.
La legge c’è ma si vedono ancora tanti cani tenuti a catena h24 e le denuce arrivano quando gli animali sono allo stremo. Non giriamoci dall’altra parte, denunciamo!

Foto:anpana.piemonte.it


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