La scorsa settimana all’interno di una fontana nel parco di Ponente a Follonica sono state trovate tre tartarughe tropicali, abbandonate lì da qualcuno che voleva disfarsene. Prendersi in carico queste situazioni, organizzarne il trasferimento e la cura, prevede un lungo lavoro preparatorio da parte degli uffici comunali. Per le tre tartarughe abbandonate nella fontana è stata contattato un centro specializzato di Pisa e un erpetologo è arrivato a Follonica per prendere in carico i tre animali.
Quando si acquista una tartarughina d’acqua dolce, magari per far sconsideratamente felice un bambino, pochi sanno a cosa vanno incontro. L’obbligo di registrare queste minuscole bestiole , e l’aumento di dimensioni che coglie di sorpresa i proprietari meno informati, spinge molti a sbarazzarsene per ritrovarle così nei corsi d’acqua nei laghetti ma anche nelle fontane in città.
«Questa volta siamo riusciti a mettere in salvo le tre tartarughe che avrebbero potuto causare dei danni all’ambiente circostante, danneggiando probabilmente anche i pesci che da anni vivono nella fontana” hanno spiegato l’assessore all’ambiente e l’assessore con delega alle politiche di tutela e cura degli animali sottlineando che la loro presenza nei parchi pubblici non rappresenta una scelta da parte dell’amministrazione comunale: si tratta di esemplari abbandonati da persone che non vogliono più tenerli in casa.
L’abbandono costringe questi animali a vivere in un ambiente inadatto, diventando molto spesso un rischio per le specie autoctone. L’abbandono di questi rettili in fiumi, laghi e stagni è inoltre proibito e rappresenta un grave danno per la fauna e la flora.
E’ bene ricordare che la mancata denuncia di possesso delle tartarughe prevede sanzioni da 150 a 20mila euro. Il rilascio nell’ambiente configura invece un vero e proprio reato – concludono – con pene detentive fino a tre anni e sanzioni da 10mila a 150mila euro.
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