La crisi economica che attanaglia la Grecia da cinque anni ha inaridito il cuore di molti proprietari di animali sempre più vittime dell’abbandono. Un fenomeno crescente che conta ormai tre milioni di cani e i gatti randagi che, senza più chi si prenda cura di loro, vagano senza proprietario per le strade del Paese, in particolare nei centri urbani. Come riporta greekreporter.com, oltre al fenomeno degli abbandoni, il problema del randagismo è aggravato dagli alti costi degli interventi per la sterilizzazione degli animali.
La denuncia viene dalla Federazione panellenica per l’ambiente ed il benessere degli animali che ha chiesto al governo misure per favorire l’adozione dei randagi allo scopo di ridurne il numero. La Federazione, per bocca della sua presidente Anastasia Bobolakis, accusa inoltre il ministero dello Sviluppo agricolo e dell’alimentazione di essere indifferente al problema e di ignorare le proposte avanzate dall’organizzazione animalista per regolamentare gli obblighi dei proprietari degli animali, incrementando così il numero dei randagi e i profitti degli allevatori clandestini.
Secondo la Bolokakis, le cause alla base dell’esplosione del fenomeno del randagismo sono tre: l’irresponsabilità dei proprietari che abbandonano i loro animali, l’introduzione illegale nel Paese di almeno 30mila nuove bestiole ogni anno soprattutto dai Paesi dell’Europa orientale e gli allevatori clandestini. Di questi ultimi non si sa nemmeno quanti ce ne siano con precisione ma si calcola che siano varie migliaia e non sono sottoposti ad alcun controllo.
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