Si è arrivati a un accordo per i gatti di Torre Argentina, nessuno sgombero ma un compromesso. I felini potranno rimanere lì dove sono da sempre si sposterà invece la nursery che finora occupava la cella di un tempio del II secolo a. C.
Nell’area sacra rimarrà solo un piccolo spazio per la cura quotidiana dei gatti, mentre le attività di accoglienza, informazione e vendita del merchandising verranno trasferite in un chiosco sullo stile dei punti informativi del Comune.
“E’ un’idea – ha spiegato sovrintendente capitolino Umberto Broccoli, – ma ho già trovato un’adesione di massima da tutti i soggetti coinvolti. Ci siamo presi l’onere di risolvere una situazione frutto di una concessione data nel 1996?. “All’esterno l’associazione avrà una sede architettonicamente elegante che potrebbe essere un punto bivalente, postazione per le gattare e punto informativo sull’area archeologica”.
Per quanto riguarda la tempistica, Broccoli prevede che “Entro dicembre perfezioneremo il progetto. Per partire coi lavori, troveremo risorse in sede di manutenzione, al limite chiederemo uno sponsor-mecenate ad hoc, magari legato proprio ai gatti. Entro l’estate potremmo concludere l’operazione.
“Sono un sovrintendente che ama i capitelli, ma anche gli animali, anche se non ne possiedo nessuno. Ma forse, a ben pensarci, sarebbe stato interessante, per ‘Musei e Musica’, all’interno dell’Area Sacra di Torre Argentina, una contaminazione totale – ha concluso sorridendo il sovrintendente – tra cultura animalesca e cultura musicale. Da Cat Stevens, alla ‘Gatta Cenerentola’ di De Simone passando attraverso uno dei brani cult del musical ‘Cats’, ‘Memory'”.
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