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Tama, gatta capostazione e divinità shintoista ora ha un successore: Nitama, proteggerà e guiderà la stazione di Kishi in Giappone

13/08/2015

Tama è stata una gatta capostazione, mascotte e perfino divinità di una compagnia ferroviaria giapponese. A giugno scorso la micia però è morta e dopo averle attribuito onori funebri e degna sepoltura alla presenza di 3000 persone, le ferrovie giapponesi si sono subito affrettate a trovare un nuovo gatto in grado di ricoprire tutte queste “mansioni”. Già, perché quella gatta, il popolo del Sol levante è pronto a giurarci, ha salvato dal fallimento la linea Kishigaza, che era in pesante rosso.
E allora, mai restare senza un gatto capostazione. Così, alla morte di Tama, la micia che aveva appunto questo ruolo alle ferrovie di Wakayama, i nipponici hanno subito trovato il suo successore, battezzato con poca fantasia Nitama, cioè Tama secondo. 
La lettera è già stata consegnata e il gattino, anzi, la gattina, cinque anni, avrà il compito di guidare la stazione Kishi della città di Kinokawa. Con la nomina, è stato anche inaugurato il santuario di Tama, di religione shintoista. La divinità del luogo sacro è proprio Tima, il micetta morta e a cui si deve la sopravvivenza della linea. 
Il santuario si trova su una piattaforma della stazione e ha due piccole statue di bronzo: Tama è raffigurata come “maneki-neko”, il gatto buonafortuna di ristoranti e negozi. 


Categorie: Curiosità