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"Tagliamo i costi per gli animali in famiglia!", la petizione LAV per facilitare la convivenza con i pet e contrastare abbandoni e randagismo

19/06/2020

Nelle famiglie italiane vivono più di 7 milioni di cani e 7 milioni di gatti, ma a causa della crisi economica che stiamo vivendo a seguito del Covid-19, prendersi cura di loro è sempre più costoso. Per questo chiediamo l’introduzione di misure economiche – come l’abbassamento dell’IVA su cibo e cure per animali, l’introduzione di un Animal social bonus destinato alle famiglie più bisognose e di una Quattrozampe social card per chi adotta – per facilitare la convivenza con gli animali familiari e contrastare così abbandoni e randagismo.

A seguito dell’emergenza sanitaria, il nostro Paese sta affrontando una ancora più grave crisi economica, che rischia non solo di mettere in difficoltà molte famiglie che vivono con animali, ma anche di aumentare gli abbandoni e il randagismo.
In Italia il randagismo costa a tutti noi più di 126 milioni di euro l’anno. Le nuove adozioni negli ultimi tre anni sono in calo e questo determina un ulteriore aumento dei costi sia per le Amministrazioni che per i cittadini.
Nel nostro Paese l’IVA per le prestazioni veterinarie e il cibo per animali è tra le più alte d’Europa: al 22%, come per i “beni di lusso”.
Inoltre, i farmaci veterinari costano fino a dieci volte di più dei farmaci a uso umano, nonostante il principio attivo sia spesso lo stesso. L’elevato prezzo dei farmaci veterinari rende difficile l’accesso alle terapie, in particolare per tutti quegli animali affetti da patologie croniche.
Come se non bastasse, le spese veterinarie sono rimborsabili solo in piccola parte: il massimo detraibile è, infatti, di appena 73,59 euro, indipendentemente dal numero di animali presenti in casa!
Per questo chiediamo a Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, che vengano introdotte con urgenza misure economiche che possano facilitare la convivenza con gli animali familiari e contrastare così, abbandoni e randagismo.

In particolare, chiediamo:

  • la previsione “una tantum” di un Animal Social Bonus in cibo e cure veterinarie per l’emergenza Covid-19 destinato alle persone che vivono con un cane o un gatto e differenziato per fasce di reddito, in forma annuale per le persone indigenti che vivono con uno o più cani e/o gatti iscritti in anagrafe;
  • l’introduzione di una Quattrozampe Social Card per l’adozione di un animale da un canile o gattile del valore di 1.000 euro – cifra inferiore a un anno di mantenimento di un animale in un canile a spese del Comune – per adottanti con redditi fino a 55.000 euro, e di 500 euro per adottanti con redditi oltre i 55.001 euro, della durata di un anno, da spendere per l’alimentazione dell’animale e per le cure veterinarie;
  • un aumento della quota detraibile dalla denuncia dei redditi per cure e farmaci veterinari
  • l’abbassamento dell’IVA su cibo e cure per animali, equiparandola all’IVA sui servizi essenziali umani;
  • un abbassamento dei prezzi dei farmaci veterinari generici, la possibilità di acquistarli per singole unità posologiche o blister e il riconoscimento dell’uso del farmaco umano equivalente.

Gli animali fanno parte della famiglia, durante il lockdown in tanti lo hanno capito e apprezzato, e non possono essere considerati un lusso. Tanto più quelli adottati dai rifugi facendo risparmiare i Comuni.

Aiutiamo la Lav a portare avanti questa battaglia di civiltà, firma la petizione e condividila con tutti i tuoi contatti!


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