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Studio sull'anchilostomiasi. Allarme parassiti farmaco-resistenti nei cani

21/11/2023

Per chi vive in città, quando si porta il cane nei parchi o nelle aree per cani recintate pensiamo di offrire un diversivo al nostro 4zampe in tutta sicurezza. Non è proprio così. Da un’analisi dellaAnchilostomi, come eliminare questi parassiti intestinali? – Nemici Invisibili dr.ssa Karen Shaw Becker questi spazi verdi tanto amati da cani e proprietari sembrano essere diventati un pericoloso dove contrarre l’anchilostomiasi, un’infezione intestinale trasmessa da nematodi, vermi uncinati, che causano un’ eruzione cutanea pruriginosa, problemi respiratori e gastrointestinali. I parassiti vengono trasmessi principalmente per via fecale agli animali, il che significa che il tuo cane può mangiare feci o sporco contaminati, oppure potrebbe camminare attraverso il terreno contaminato, quindi leccarsi le zampe e ingerire le uova. Per prevenire un’infestazione da anchilostomi, è importante eliminare, evitare feci potenzialmente infette di altri10 consigli per una pacifica convivenza nell'area cani - LifeGate animali nelle zone dove portiamo a sgambare il nostro cane.
I cuccioli possono contrarre l’anchilostoma dal latte materno infetto e diventare letargici, deboli, malnutriti e anemici. Non è raro che i giovani animali domestici muoiano a causa di un’infestazione da anchilostomi. Gli animali adulti infetti possono mostrare sintomi di scarso appetito e perdita di peso. L’infestazione cronica da anchilostomi è una causa comune di malattia nei cani anziani.
I cani che frequentano i parchi per cani potrebbero avere il 70% in più di probabilità di contrarre l’infezione. Peggio ancora, circa la metà delle infezioni negli Stati Uniti sono ora resistenti alle tre classi standard di farmaci, esponendo gli animali domestici più giovani e quelli più anziani a un rischio maggiore di morte.Perché i cani annusano in giro prima di fare cacca?
Il parassitologo e veterinario Ray Kaplan e colleghi hanno pubblicato negli ultimi anni una serie di tre studi che tracciano l’origine, l’evoluzione e la diffusione degli anchilostomi resistenti ai farmaci antiparassitari nei cani.
I risultati dello studio suggeriscono che la cattiva gestione del controllo dei parassiti (ad esempio, sverminazione cronica, anche in assenza di infezione) nel gruppo di cani da ricerca ha portato alla formazione di anchilostomi “superparassiti” resistenti alle tre classi di farmaci tipicamente usati per curarli.
Le infezioni resistenti ai farmaci rappresentano oggi un problema significativo nella medicina veterinaria.

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Categorie: Cani, Cura e gestione