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Stop alle pellicce di animali per Inditex Group che aderisce al Fur Free Retailer Program

12/02/2014

Inditex (Industrias de Diseño Textil Sociedad Anónima), la più grande società al mondo che opera nel settore moda ha aderito al Fur Free Retailer Program, lo Standard Internazionale che identifica le aziende impegnate contro lo sfruttamento degli animali per la loro pelliccia.
Niente più inserti di pelliccia (anche di coniglio) dunque in tutti i milioni di capi di abbigliamento ed accessori commercializzati dalle aziende moda di proprietà del Gruppo Inditex, quali: ZARA, Bershka, Stradivarius, Oysho, Pull&Bear, Massimo Dutti, Uterque.
Sono 6.249 i negozi dei brand Inditex nel mondo (distribuiti in 86 Paesi), e che ogni anno fanno registrare un fatturato di oltre 15 miliardi di euro. 310 i negozi solo in Italia.
Inditex Group, ha sottoscritto con la Fur Free Alliance, rappresentata in Italia dalla LAV (www.lav.it), l’impegno a non utilizzare più alcun tipo di pelliccia animale nelle proprie collezioni. La rinuncia alle pellicce interessa anche quelle derivanti dalla filiera alimentare (come per esempio quelle di coniglio), e che ancora oggi altre aziende continuano purtroppo ad usare.
“Assistiamo a un numero sempre maggiore di aziende che prendono una posizione etica contro lo sfruttamento degli animali per la loro pelliccia, e lo annunciano orgogliosamente. Ogni giorno animali come le volpi sono tenuti in gabbie piccole e sporche, dove vivono la loro breve vita di privazioni fino al momento in cui vengono uccisi con violenza, per mezzo di una scarica elettrica. Per noi, è molto facile capire perché così tante aziende decidono di prendere le distanze da questo trattamento crudele”, spiega Joh Vinding, Presidente del Fur Free Alliance.
“Con la sua adesione allo Standard Internazionale Fur Free, Inditex manda un forte segnale al mondo della moda. Sono così già 300 i marchi di abbigliamento impegnati a non utilizzare mai più pellicce animali e siamo certi che nel 2014 molti altri seguiranno questo percorso che caratterizza la responsabilità e sostenibilità delle aziende moda”, conclude Simone Pavesi, Responsabile LAV Campagna Pellicce.


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