I veterinari del Parco lo curano e lo nutrono con affetto e lui, il cucciolo di lupo di circa due o tre mesi, sembra rispondere bene alle terapie. Forte e vitale e le sue condizioni fanno ben sperare per la completa guarigione.
L’animale è stato trovato da Alberto Di Felice, proprietario di un maneggio a Barrea, affamato e solo, lontano dal suo branco e con una evidente infezione da rogna. Allertato il personale del servizio veterinario del Parco il lupetto è stato preso e subito ricoverato nell’infermeria di Pescasseroli dove gli sono state prestate tutte le cure per farlo guarire.
Appena le condizioni di salute miglioreranno il lupetto sarà trasferito in un’area faunistica dell’area protetta.
«Purtroppo non potrà essere liberato in natura – sostiene il direttore del Parco, Dario Febbo – perché liberarlo significherebbe destinarlo a morte sicura. L’aver perso il contatto con il branco di appartenenza infatti, significa non aver avuto modo di apprendere quanto necessario per poter vivere autonomamente in libertà».
Il Parco assicura così la salvaguardia del proprio patrimonio faunistico, in questo caso per recuperare alla vita il lupetto, come nei precedenti mesi per fermare e assicurare alla giustizia bracconieri senza scrupoli.
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