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Spettacolare eli-salvataggio per la cavalla Delphi in alta quota dove rischiava di morire di parto

05/12/2013

Prima di parlare del salvataggio di Delphi è necessario sapere  che è una dei “Cavalli del Bisbino”,  due gruppi di avelignesi dei quali, dopo la morte del proprietario e molte difficoltà, si prende cura l’omonima Associazione Cavalli del Bisbino Onlus di Como che ha dato notizia del difficile recupero.
I volontari sono vicini ai cavalli anche in occasione della migrazione stagionale, quest’ultima volta, a fine novembre, alcuni giorni prima della transumanza, un gruppetto di cinque cavalle, capeggiato dalla capabranco Bionda, aveva abbandonato il resto della mandria.
Intelligenti e abituati alla libertà avevano forse intuito che la transumanza era ormai vicina.
Due erano poi state recuperate e portate al Pian delle Noci ma delle altre tre si erano perse le tracce.
Tutto il territorio che da Orimento porta al Generoso veniva perlustrato senza esito da alcuni volontari dell’Associazione.
Domenica scorsa giungeva una segnalazione che le tre cavalle si trovavano sopra Roncapiano, in prossimità dell’Alpe Nadigh, in una zona particolarmente scoscesa. Alcuni volontari, dopo quasi due ore di marcia nella neve, le hanno raggiunte e foraggiate.
Una di loro, Delphi, era in procinto di partorire. Temendo che la nascita avvenisse all’alba, come spesso succede, un abile volontario è rimasto tutta la notte per accudire la giumenta.
La mattina seguente saliva anche la veterinaria. Purtroppo il puledrino, posizionato in modo sbagliato, era morto nel grembo della madre e a nulla sono valsi i tentativi per aiutarla.
Occorreva intervenire con urgenza e portare Delphi in una clinica veterinaria. È da quel momento che la Società Protezione Animali di Bellinzona in collaborazione con un esperto del soccorso alpino, si è messa immediatamente in moto organizzando il trasferimento.
La mattina seguente, malgrado il forte vento, un elicottero della ditta Eliticino-Tarmac prelevava la cavalla dalla cima del Generoso trasportandola fino a Castel S. Pietro.
Ad attenderla c’erano i volontari della SPAB con un veicolo d’intevento e il Barrytrailer, lo speciale rimorchio per il trasporto di grandi animali, che l’hanno poi accompagnata fino alla Clinica veterinaria alla Moesa di Grono.
Il veterinario, giudicando la situazione grave, ha praticato un rischioso taglio cesareo.
Le probabilità di sopravvivenza erano scarse. Ma i Bisbini sono forti e resistenti e dopo nemmeno un’ora dall’intervento Delphi era in piedi e mangiava con gusto il fieno.
Ora ci auguriamo che Delphi riesca a riprendersi al più presto per poi raggiungere il resto del branco al recinto invernale di Lanzo d’Intelvi.


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