Secondo quanto denunciato dalla Peta, che ha raccolto prove documentali al riguardo, presso l’Università del Wisconsin-Madison si svolgerebbero terribili esperimenti di localizzazione sonora sui gatti. Tali esperimenti prevedono che i poveri felini, oltre a vedersi applicati impianti d’acciaio sulla testa ed elettrodi nel cervello, subiscano atroci menomazioni fisiche come, ad esempio, il taglio delle orecchie o la trapanazione del cranio; molti di loro, naturalmente, non sopravvivono. Ogni anno sono circa una trentina i felini che vengono sottoposti a questo supplizio. Ciononostante, benché altri scienziati abbiano dimostrato la possibilità di condurre le medesime ricerche senza far male ad alcun essere vivente, il governo federale non ha mai smesso di finanziare il progetto (le sovvenzioni superano i tre milioni di dollari). La Peta ha promosso una petizione internet per dire basta a questo scempio; clicca qui per aderire all’iniziativa.
Le foto, molto crude, dei gatti sottoposti alle sperimentazioni sono visibili sul sito della Peta.
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