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Sono arrivati Bruno e Chiara! Dalla base di Bala Murghab in Italia, i due cani “adottati” dai militari italiani in Afghanistan

23/11/2012

Bruno e Chiara, i due pastori del Caucaso “adottati” dai militari italiani della base di Bala Murghab (Afghanistan), sono atterrati ieri sera all’aeroporto di Pisa presso la 46ma brigata aerea insieme alla loro accompagnatrice Louise Hastie, responsabile di Nowzad, associazione anglo-americana di protezione degli animali che opera a Kabul. Ad attendere i cani sulla pista d’atterraggio c’erano la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, il direttore scientifico della Protezione Animali, Ilaria Ferri, e il Tenente Missi che contattò l’Enpa per salvare i due cani “soldato” e garantire loro una serena vita Italia. Bruno e Chiara, subito dopo il loro arrivo, sono stati trasferiti presso la struttura della Sezione Enpa di Perugia dove perfezioneranno la fase di quarantena.I due cani sono stati presi in carico da due squadre del Servizio Guardie Zoofile Enpa, guidate dal responsabile nazionale, Marco Bravi, che ha commentato: «Dopo quella del Kosovo, un’altra missione di respiro internazionale dall’alto valore simbolico. Il trasferimento di Bruno e Chiara rappresenta, infatti, un atto di riconoscenza per l’affetto incondizionato e la “collaborazione” che hanno saputo fornire ai militari italiani impegnati in quei difficilissimi scenari».
Per quattro anni – da quando erano cuccioli – Bruno e Chiara hanno vissuto con i nostri militari, diventando vere e proprie mascotte della base: i due cani hanno vegliato instancabilmente sulla sicurezza dei militari e regalato loro quell’affetto che si è spesso mostrato importante per superare i

bruno-e-chiara_320x200momenti difficili. Ma con il rientro del contingente italiano c’era il rischio che gli animali rimanessero senza casa, con grave pericolo per la loro incolumità.Una ipotesi, questa, che il tenente Gianluca Missi, anch’egli di stanza a Bala Murghab, non voleva neanche prendere in considerazione e alla quale non riusciva a rassegnarsi. E così lo scorso agosto Missi ha contattato l’Ente Nazionale Protezione Animali chiedendo un intervento per risolvere la situazione ed assicurare un futuro sereno ai suoi “amici”. «Ho immediatamente raccolto la richiesta di aiuto inviatami dal tenente – racconta la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi – e mi sono attivata subito per garantire a Bruno e Chiara una sistemazione nel nostro Paese. Alla fine, grazie alla disponibilità e alla sensibilità mostrata dal generale Pasquale Preziosa, capo di gabinetto del Ministero della Difesa, siamo riusciti a trovare la quadratura del cerchio. Ringrazio di cuore di tutte le persone e le istituzioni che hanno reso possibile questo importante risultato».Grazie all’intervento del Ministero della Difesa e dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Bruno e Chiara sono stati traferiti a Kabul dove, ospiti di Nowzad, sono stati seguiti amorevolmente Louise Hastie che, oltre ad occuparsi di randagismo in Afghanistan, fornisce sostegno ai militari per favorire il ricongiungimento tra cani e i soldati che ritornano in patria.Per i due pastori del Caucaso inizia dunque una nuova vita. Non appena avranno completato la quarantena presso la Sezione Enpa di Perugia, potranno finalmente raggiungere il loro nuovo proprietario, uno dei militari italiani con cui hanno vissuto a Bala Mughrab, e conoscere finalmente il calore di una casa tranquilla. 


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