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Sicilia, boom di animali esotici: nasce una clinica veterinaria

13/02/2013

Una struttura veterinaria per soli animali esotici arriverà anche a Palermo. Entro questo mese sarà attivo il «Centro Veterinario per animali esotici», un ambulatorio medico esclusivamente dedicato a conigli, tartarughe, pesci, pappagalli e mammiferi definiti come animali non convenzionali o nuovi animali da compagnia. Pazienti della clinica potranno essere sia gli esotici d’affezione, i cosiddetti «pet», quindi animali domestici, ma anche quelli da reddito, allevati o ospiti di parchi, zoo e circhi.
Nella nuova struttura, che sorgerà in viale Regione Siciliana n. 422, saranno realizzate due stanze per le visite ambulatoriali, una per eseguire esami radiologici, un’area pre-chirurgica, una sala chirurgica isolata e infine, una per il ricovero. «Abbiamo predisposto tre incubatrici per mammiferi, uccelli e rettili. Riusciamo ad ospitare – dice Laura Faraci, medico veterinario della struttura – sino a sei mammiferi e nove rettili contemporaneamente, ma sempre in degenze separate per specie». Il centro è tra l’altro il primo anche in Sicilia e uno dei pochi presenti in Italia. «Di solito – spiega Marco Luparello, veterinario e direttore sanitario della clinica – gli animali cosiddetti non convenzionali vengono curati presso i classici e generici ambulatori veterinari. Il fatto è che per gli esotici è necessario un approccio completamente diverso rispetto a quello adottato per cane e gatto». Moltissime le specie racchiuse sotto l’etichetta di esotici: dai mammiferi come conigli, leoni da zoo, a rettili come sauri, tartarughe e serpenti sino a volatili come pappagalli. «Animali troppo diversi fra loro – aggiunge il dottor Luparello – ciascuno dei quali ha una propria fisiologia e anatomia completamente diverse». Non solo, ma alcuni di essi richiedono un’attenzione particolare. Essendo quasi tutte prede, a differenza di cane e gatto, che sono predatori, animali come pappagalli o conigli, per esempio, se percepiscono una situazione di pericolo, tendono a mascherare i sintomi di una patologia. «La dissimulazione – chiarisce Marco Di Giuseppe, medico vetrinario – tende a non rendere visibili i sintomi e quindi bisogna fare attenzione a non impaurirli o stressarli durante le visite». Ecco perché è importante non tenerli insieme a predatori oppure ad assicurare loro un ambiente protetto e senza troppi rumori. «È necessario – aggiunge Laura Faraci – rispettare il comportamento di ciascuna specie. E per fare questo bisogna conoscerle singolarmente».
L’ambulatorio, inoltre, avrà al suo interno anche strumenti diagnostici appositamente tarati sulle dimensioni dei simpatici animaletti: «Si potranno effettuare laparoscopie ed endoscopie anche per esotici di piccole dimensioni come pappagallini o coniglietti». «Attualmente in Italia non esistono corsi di specializzazione per formare il medico veterinario sugli animali esotici – conclude Marco Di Giuseppe – i corsi attualmente presenti si occupano di questi animali dal punto di vista zootecnico e ispettivo. Curarli è invece un’altra cosa. Il nostro obiettivo è quello di arrivare agli stessi standard medico-chirurgici di cane e gatto». (canicattiweb.com)


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