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Si discute oggi in Parlamento la legge ammazza-orsi e ammazza-lupi, Enpa: E’ “deroga-selvaggia”. Italia già sanzionata dall’Europa segnaleremo ancora a Ue

17/05/2023

Inizia oggi nella Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’esame della legge ammazza-orsi e ammazza-lupi. Si tratta della proposta di legge numero 167 che vede come prima firmataria la deputata leghista trentina Vanessa Cattoi e che, se approvata, attribuirebbe alle Regioni e alla Province Autonome di Trento e Bolzano un potere “illimitato di deroga” per uccidere orsi e lupi.
L'incredibile e rara amicizia tra un lupo e un orso (FOTO) - greenMeLa Pdl 167– spiega Enpa – si pone in netto contrasto con le norme europee e con le convenzioni internazionali, che proprio ad orsi e lupi riconoscono uno status di protezione rafforzato. Secondo quanto previsto dalla Direttiva 42/93, la cosiddetta Direttiva “Habitat” che disciplina la materia, eventuali deroghe a questo speciale regime di tutela debbono essere motivate e avere ad oggetto situazioni molto ben circostanziate e per periodi limitati di tempo. Peraltro – sottolinea sempre l’associazione – tali deroghe hanno sempre un carattere di eccezionalità che l’Europa è chiamata a valutare accuratamente. Ma, soprattutto, la direttiva Habitat stabilisce chiaramente che il ricorso al regime di deroga avvenga “a condizione che non esista un’altra soluzione valida” e che gli Stati dimostrino di aver effettivamente applicato i metodi alternativi (cosa che peraltro l’Italia non ha mai fatto).


«La proposta di legge 167 – spiega Enpa – viola le norme europee nel merito e nel metodo. Nel merito perché “normalizza” uno strumento di intervento straordinario e fa a pezzi le tutele di cui godono orsi e lupi, nel metodo poiché solo gli Stati membri, dunque non le Regioni né la Province Autonome, hanno facoltà di procedere con le deroghe e dunque ne rispondono». Insomma, sul testo all’esame del Parlamento grava già oggi una seria pregiudiziale di costituzionalità che dovrebbe indurre i deputati ad accantonarlo. «Peraltro – prosegue la Protezione Animali – è rimasta memorabile nel 2010 la condanna della Corte Europea di Giustizia inflitta all’Italia proprio sulla questione delle deroghe selvagge alla Direttiva Uccelli». Naturalmente, l’Ente Nazionale Protezione Animali segnalerà all’UE questo nuovo e gravissimo attacco dell’Italia al diritto europeo.


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