Sgominato a Milano un racket dell’elemosina particolarmente spietato. L’organizzazione aveva al vertice una donna di 65 anni e il figlio 39enne, entrambi bulgari. I due costringevano loro connazionali a mendicare anche 12 ore al giorno. Con l’inganno avevano convinto un gruppo di connazionali a lasciare Sofia per un lavoro a Milano, poi li avevano messi in strada a chiedere l’elemosina, dalle 8 alle 19. I clochard, erano accompagnati da cani che dovevano che suscitare la pietà dei passanti e accattare quanti più soldi possibili per poi consegnarli ai loro sfruttatori.
Gli animali venivano consegnati al mattino ai mendicanti anche con maniere violente, un cane è stato ripreso mentre veniva preso a calci.
Il vergognoso racket però non è passato inosservato e dopo tanto lavoro e molte segnalazioni è stato sgominato. I due malviventi sono finiti in manette con l’accusa di riduzione in schiavitù: erano loro a costringere i connazionali a girovagare per le strade di Milano con un cane al guinzaglio, trattenendo poi l’intero incasso.
I sette cani che sono stati sequestrati ora sono salvi e si trovano al Canile Sanitario.
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