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Sfattoria degli ultimi: il TAR ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente

14/08/2022

Il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento di abbattimento della Asl Roma 1 (che riguarda 130 tra cinghiali e maiali ndr) ed ha fissato per il 14 settembre l’udienza per approfondire la questione, ordinando alla Asl il deposito di altri documenti». Lo ha annunciato sabato sera la rappresentante legale della «Sfattoria».Potrebbe essere un'immagine raffigurante cibo e spazio al chiuso
Il giudice non ha riconosciuto il periculum in mora, ovvero il danno grave e irreparabile.
L’uccisione di 140 animali da affezione in un rifugio non é ritenuto un danno grave e irreparabile dal Tar del Lazio.
Ora c’é davvero bisogno dell’aiuto di tutti. Di Tutti. «La battaglia è appena iniziata anche per tutti gli altri animali oggetto di attenzione delle nostre amministrazioni che hanno dichiarato una guerra ingiusta, solo perché i nostri amministratori non sono in grado di eliminare i rifiuti dalle strade di Roma, unica ragione della urbanizzazione dei cinghiali».Gli animali della Sfattoria sono in pericolo.
È stato precisato che è stata rigettata la richiesta di sospensiva urgente, non il ricorso. Essendo stata bocciata la sospensiva l’ordinanza di abbattimento diventa esecutiva, il ricorso ordinario andrà avanti ma con tempi lunghi. È perciò importante la mobilitazione generale per contrastare l’esecuzione dell’abbattimento.
In difesa dei 130 suidi condannati a morte a Roma, sono schierate le associazioniPotrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, animale e cibo animaliste Enpa, Leidaa, Lndc-Animal protection e Oipa intervengono “ad adiuvandum” per sostenere insieme, dinanzi al Tar, le ragioni dei responsabili della “Sfattoria degli ultimi” che si sono visti notificare un provvedimento dell’Asl Roma1 che dispone l’abbattimento dei maiali e dei cinghiali, ospitati nella struttura di via Arcore a Roma.
Le associazioni si sono subito attivate con i propri uffici legali e per l’intervento davanti al Tar si sono affidate allo studio Curtis, Mallet-Prevost, Colt & Mosle. “Si tratta – sottolineano – di animali sani e regolarizzati, la cui presenza è da tempo nota all’Asl e per i quali sono state adottate adeguate misure precauzionali contro la diffusione della peste suina africana. Gli ospiti della “Sfattoria”, scampati a maltrattamenti e accolti nel santuario, non costituiscono alcun pericolo: il provvedimento di abbattimento emesso dall’Asl è del tutto ingiustificato”.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, animale, cibo, attività all'aperto e il seguente testo "IO STO CON LA SFATTORIA DEGLI ULTIMI"


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