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Sequestrato a Cantu' un carico di cuccioli provenienti dall'Ungheria. La Forestale mette fine a un importante commercio nel bresciano

18/11/2013

Una banda di trafficanti a capo di un fiorente commercio di cuccioli provenienti dall’Ungheria è stata finalmente sgominata dal Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Brescia. Gli agenti erano da tempo sulle tracce dei malviventi e solo grazie a una complessa attività investigativa partita circa sei mesi fa al territorio bresciano, sono riusciti ad intercettare alcuni ungheresi che da tempo gestivano un grosso traffico illecito di cuccioli di cani e gatti.
I Forestali sono intervenuti a Cantù dove hanno colto in flagranza di reato due ungheresi, un uomo e una donna, mentre stavano portando a termine la vendita dei cuccioli all’interno di un esercizio commerciale. Gli agenti hanno rinvenuto all’interno dell’autoveicolo condotto dai cittadini ungheresi altri sei cuccioli tra cui bulldog francesi, akita inu e chihuahua sprovvisti di microchip, documentazione sanitaria e passaporto. Gli animali, illecitamente introdotti nel territorio nazionale, se venduti in nero a commercianti senza scrupoli, sarebbero stati successivamente dati per cani nati in Italia e come tali venduti ad un prezzo notevolmente maggiore. I cuccioli sono stati sottoposti a sequestro penale e affidati a custodi giudiziari che provvederanno al loro mantenimento, mentre i due ungheresi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Como per il reato di “traffico illecito di animali d’affezione” e rischiano la pena della reclusione da a tre mesi ad un anno e la multa da 5.000 a 15.000 euro.
Vorremmo poter essere certi che questi malviventi senza scrupoli non “rischino” pene e multe ma che con certezza le sconteranno nella forma massima.


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