Una vera e propria irruzione quella compiuta giovedì scorso da due guardie zoofile dell’Oipa nella hall dell’”Ostello Bello” di Milano per sequestrare, su segnalazione, due pesci rossi, O e B, che si trovavano in una boccia di vetro appoggiata su un pianoforte mai usato. Le guardie zoofile hanno informato i proprietari dell’ostello che i pesci venivano sequestrati perchè la boccia, vietata dal regolamento comunale, e le vibrazioni del pianoforte, senza tasti, avevano “stressato” i pesci come dimostrerebbe la perdita della pigmentazione. Risultato: sequestro e multa di 167,67 euro per violazione degli articolo 2 e 3 del regolamento di detenzione di animali.
O e B sono attualmente ospitati nell’Acquario civico ma i proprietari non si capacitano dell’accaduto: “Faremo di tutto per riavere i nostri pesciolini (che in realtà sono di un’australiana che li aveva vinti alle giostre e poi ce li ha lasciati). Siamo tristi e piuttosto arrabbiati. Perché bastava dirci che avremmo dovuto comprare un acquario e lo avremmo comprato”.
Dell’episodiosi si è interessata anche Chiara Bisconti dell’assessorato al Benessere: “Abbiamo saputo dello spiacevole episodio. Le guardie sono intervenute a seguito di una denuncia e hanno accertato che i pesci rossi vivevano in condizioni di stress. I proprietari potranno riaverli se garantiranno per loro un ambiente adeguato. “Faremo del nostro meglio”, promettono i titolari dell’ostello.
I pesciolini intanto dalla boccia sono finiti nella vasca dell’Acquario civico per tornare poi nel nuovo acquario dell’Ostello Bello. La legge è la legge, ma forse il caso poteva essere risolto con più buon senso.
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