Sono circa 500, tra uccelli e tartarughe, gli animali sequestrati dal Corpo forestale dello Stato a un ambulante di Brescia che, oltre a commerciarli illegalmente, li deteneva in pessime condizioni igienico-sanitarie. Il valore degli animali sequestrati, tra i quali anche esemplari di specie in via d’estinzione, si aggira intorno ai 200mila euro. Il venditore è stato indagato per commercio di animali tutelati dalla Convenzione internazionale delle specie minacciate di estinzione e maltrattamento e detenzione incompatibile con le esigenze della specie.
Oltre alla confisca degli animali, l’uomo potrebbe essere condannato fino a un anno di reclusione e un’ammenda di 100mila euro.
Ad insospettire gli agenti della Forestale l’elevato tenore di vita dell’ambulante e i prezzi fuori mercato degli animali in vendita. Durante la perquisizione sono stati scoperti esemplari di uccelli e tartarughe privi della regolare documentazione, in particolare 130 grandi pappagalli appartenenti a specie protette.
Dopo il controllo allo stand dell’uomo alla Fiera zootecnica di Montichiari (Brescia), gli agenti si sono recati a Villa d’Almè (Bergamo), dove il commerciante deteneva in una struttura altri animali in precarie condizioni igienico-sanitarie, anche questi messi sotto sequestro.
Le indagini della Forestale proseguono per scoprire le rotte commerciali che permettono l’ingresso illegale in Italia di grandi quantità di animali protetti.
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