“Ciao, Nerina.
La terra ti sia lieve come il tuo passo sulle antiche pietre di questo anfiteatro che conoscevi in ogni angolo recondito. Le fusa, i graffi, l’incedere su e giù per le scale ci mancheranno ogni giorno e ci sembrerà di vederti ancora stiracchiarti felice al sole, sull’arena.
Con amore, da tutti noi”
Con queste poche righe, ma piene d’amore e nostalgia, il Parco archeologico del Colosseo di Roma dalla sua pagina Facebook ha voluto condividere la notizia che Nerina, la bella gatta mascotte del Colosseo era volata sul Ponte dell’Arcobaleno.
Nerina era una presenza fissa, bella e altera era conosciuta e rispettata da tutto il personale e frequentatori del sito. Elegante e riservata, non dava confidenza punendo con micidiali zampate che si la infastidiva. Non gradiva le carezza degli estrane cos’ che era stata che la direttrice tecnica Barbara Nazzaro l’aveva dotata di un collarino rosso con su scritto «Don’t touch me» per evitare che i turisti venissero graffiati. Preferiva di gran lunga godersi la magica atmosfera in disparte, guardando il mondo passarle davanti acciambellata sul travertino: come darle torto? Ma le eccezioni non mancavano. In particolare quando, specialmente verso sera, decideva di accompagnare le guide nelle loro visite, sempre però tenendosi a debita distanza dalla calca. Aveva oltre dieci anni. A esserle fatale, una leucemia scoperta a uno stadio troppo avanzato.
Scontrosa ma molto amata sono stati tanti i messaggi ricevuti pure dai diversi turisti e cittadini romani che hanno visto in questi anni Nerina la guardiana del Colosseo.
„ sono stati tantii messaggi ricevuti pure dai diversi turisti e cittadini romani che hanno visto in questi anni Nerina la guardiana del Colosseo.“
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