‘Il numero di randagi e’ in aumento rispetto agli anni passati per una combinazione di diversi motivi. Da una parte la quasi assenza di canili pubblici e dall’altra la mancata convenzione con le strutture private, spesso dettate dai tagli nei bilanci’. Lo afferma il responsabile della Lav in Calabria, Roberto Vecchio Ruggeri, sulla situazione dell’abbandono dei cani e del conseguente randagismo.
Un problema destinato a peggiorare perche’ ‘se i randagi non vengono portati nelle strutture, rimangono per strada e incontrandosi con gli altri cani formano i branchi’, spiega Vecchio Ruggeri. La situazione in alcune citta’ e’ migliore, come a Cosenza dove pochi mesi fa e’ stata Michela Brambilla a tenere a battesimo il canile comunale. Nella struttura di Donnici ‘vengono a lasciarci i cani di notte davanti ai cancelli’, spiegano. Ad oggi curano circa 160 ospiti.
A Reggio Calabria invece ‘non c’e’ piu’ la convenzione con i privati, hanno fatto un bando pubblico per attivare il canile municipale che era stato inaugurato anni fa ma mai attivato – continua il responsabile della Lav calabrese – tuttavia io penso che si impiegheranno almeno due mesi e significa che l’estate e’ finita’. La Provincia di Reggio Calabria ha promosso una campagna di sensibilizzazione con i manifesti del presidente Giuseppe Raffa che tiene un cucciolo in braccio e invita a ‘non abbandonarlo’.
Vecchio Ruggeri lamenta poi che ‘in Calabria manca una programmazione politica sul fenomeno randagismo e anche le Asl non riescono a lavorare perche’ sono senza fondi. Nonostante ci siano bravi veterinari, quando chiediamo loro di aiutarci in qualche progetto ci rispondono che non hanno risorse’.
Infine, ricorda il responsabile della Lav, e’ stata da tempo depositata una proposta di legge a firma del consigliere regionale Gianni Nucera ‘di cui non abbiamo notizie. Non sappiamo nemmeno se e’ stata portata in commissione’.
Un intervento legislativo al quale ha contribuito anche l’associazione ambientalista. Tra i punti piu’ importanti che rinnovano la vecchia legge regionale che risale ormai al 2000 ci sono le campagne di sterilizzazione, i fondi specifici sulla prevenzione, la possibilita’ di intervenire in caso di maltrattamenti.
Nell’area del catanese, viceversa, si e’ registrata quest’anno una forte diminuzione degli abbandoni dei cani.
“Rispetto agli anni scorsi le entrate sono diminuite parecchio, almeno del 70%, se si considera in particolare il periodo in questione, ovvero quello estivo”, afferma all’Adnkronos Enzo Vicino, responsabile dell’omonimo canile, convenzionato con il Comune del grosso centro di Caltagirone, nel catanese. “Sono dunque, – sottolinea – e di molto, diminuite le persone che abbandonano i cani sulle strade”.
“Ritengo – aggiunge Vicino – che questa importante diminuzione che noi notiamo sui registri di carico e scarico, sia da attribuire in gran parte alla campagna di sensibilizzazione dei ‘microchip'”. (Adnkronos)
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