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Se il gatto ha una preda in bocca la gattaiola hi-tech lo lascia fuori

03/07/2019

L’intelligenza artificiale (AI) trova applicazione anche nella gattaiola. L’idea è di un ingegnere di Amazon, che si è applicato per rendere tecnologica la porticina grazie a cui i gatti possono uscire e rientrare nell’abitazione.
Obiettivo: evitare che il micio torni a casa con una preda in bocca. Ben Hamm, questo il nome dell’ingegnere, ha presentato il suo progetto all’Ignite Seattle, un evento di Amazon che si è tenuto a giugno. Il suo problema, ha spiegato, è Metric, un “gatto dolce e assassino” con l’abitudine di rientrare a casa di notte portando uccelli e topi morti. La soluzione è stata collegare la gattaiola a una fotocamera dotata di AI, oltre che a un sistema di blocco azionato da Arduino, e cioè la scheda elettronica low-cost creata in Italia nel 2003 e molto usata dagli “artigiani digitali” in tutto il mondo.

L’AI è stata allenata per riconoscere se il gatto in entrata ha o non ha una preda in bocca. Nel primo caso, la gattaiola si blocca automaticamente per 15 minuti. Un messaggio avvisa il proprietario. Inoltre, sempre in automatico, una donazione viene fatta alla National Audubon Society, un’associazione americana che protegge gli uccelli.(ANSA).


Categorie: Curiosità