Laica è un meticcio da pastore di 5 anni, con il pelo folto bianco e nero e una zampa ferita anni fa per colpa di un calcio ricevuto da un mulo. I volontari del soccorso alpino l’hanno salvata lunedì pomeriggio dopo che per cinque giorni è rimasta bloccata in alta montagna, sopra Ceresole Reale, nel Torinese, in un dirupo di 15 metri lungo un sentiero che porta al lago di Dres. Senza cibo e senza possibilità di ritornare in superficie. “Per fortuna – raccontano i soccorritori a La Stampa – dalle muffe delle rocce scendeva un sottile rivolo d’acqua e ha potuto bere”. Se è viva, è solo un miracolo.
Inizia tutto giovedì scorso. La cagnolona è con la sua padrona, Alessandra Doglietto, una turista che torna qui ogni estate, per trascorrere un paio di settimane in montagna. “Stavamo passeggiando, Laica era davanti a me. Un attimo dopo non l’ho più vista”. In località Rocce, lungo il sentiero che porta al lago, ad un certo punto si apre una gola profonda e stretta nel terreno. “Per me era dentro quel burrone”. Ad Alessandra, però, spiegano che non è possibile: “Se è lì – le dice una persona esperta di questi anfratti – è spacciata, mi dispiace”. Ma lei non si arrende. Torna ogni giorno lassù e chiama Laica fino a perdere la voce.
Niente da fare. Poi, lunedì, la svolta. Con Alessandra c’è anche un pastore. Dicono che sia uno che ci sappia fare con gli animali: “Prova a chiamarla con dolcezza, come se dovessi darle del cibo. Forse il suo cane pensa di avere sbagliato, magari ha paura di un rimprovero”. E’ la chiave giusta. Dal buio del dirupo Laica questa volta risponde con un guaito. Il resto è il lavoro dei volontari del soccorso alpino di Ceresole Reale, aiutati dai colleghi di Locana. A calarsi nella gola è Valerio Bertoglio, nota guida alpina della zona. “Quando l’ho vista, sana e salva, mi sono commosso”. Lui imbraga Laica e dà il via perché la riportino in superficie.
Fonte: nelcuore.org
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