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Rischio tularemia per lepri malate introdotte illegalmente in Italia per la caccia. Possibile diffusione del batterio

22/06/2017

Lepri importate illegalmente dall’estero e a rischio tularemia, la malattia dei conigli creano allarme nel nord-ovest. I carabinieri del Nas di Alessandria stanno effettuando una serie di perquisizioni in aziende agricole e uffici, pubblici e privati, nelle province di Alessandria, Asti, Brescia, Pavia, Genova, Torino, Verbania, Verona e Vicenza.
L’operazione ‘Lupus aliena’, come è stata battezzata, è coordinata dalla procura di Asti, con l’impiego anche della polizia giudiziaria astigiana, del Nas di Milano e dell’Arma territoriale. Undici, al momento, le verifiche di altrettanti locali e relativo personale, 18 gli ordini di esibizione e quattro i controlli nel settore della sanità animale.
Gli inquirenti ipotizzano che gli animali fossero importati da Romania, Ungheria e Bulgaria e immessi nei territori di caccia eludendo in maniera fraudolenta i controlli sanitari dei servizi veterinari. In questo modo facevano figurare le lepri come autoctone, utilizzando fondi destinati alla caccia in modo indebito e per fini diversi. I soggetti coinvolti sono accusati, a vario titolo, del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità materiale e ideologica.
La tularemia è una malattia batterica estremamente infettiva causata dalla Francisella tularensis e trasmessa da topi, conigli, scoiattoli e lepri. Questa zoonosi si manifesta con diversi quadri clinici, in base alla via di contagio. Oltre che dal morso/puntura di diversi artropodi (come tafani, pulci e zecche), infatti, l’infezione è trasmessa con il contatto diretto con animali infetti, il consumo della loro carne poco cotta, l’inalazione di particelle infettive (ad esempio, durante la falciatura dei campi) e l’ingestione di acqua contaminata. Gli individui che più spesso contraggono la tularemia sono i cacciatori, i macellai, i contadini e i conciatori di pelli. Le sindromi cliniche associate alla tularemia sono ben 7: cutanea o ulcero-ghiandolare, ghiandolare, oculo-ghiandolare, gastrointestinale, polmonare, setticemica o tifoidea.


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