La Polizia filippina ha sequestrato in una coltivazione di caffè a San Pablo City, a sud di Manila, oltre 300 tra pitbull e altri molossoidi.
I volontari della Società Filippina per il Benessere degli Animali intervenuti si sono trovati di fronte a uno spettacolo terribile: decine di cani malati, denutriti, legati a pesanti catene con solo un bidone per cuccia e tenuti in pessime condizioni in uno spazio celato agli occhi estranei da pareti di lamiera. Purtroppo la liberazione dai loro aguzzini potrebbe non coincidere con la salvezza dei cani. Nove pitbull sono già stati soppressi e molti altri lo saranno presto. I pitbull, addestrati a combattere con sevizie e percosse, in molti casi sono diventati troppo aggressivi per essere dati subito in adozione e non ci sono strutture adeguate per accoglierli. Il piano è di uccidere tutti gli animali, ma al momento il gruppo veterinario che ha preso in custodia i pitbull dispone soltanto di 70 dosi per praticare l’eutanasia.
A denunciare la situazione l’associazione animalista Philippines Animal Welfare Society (Paws).
I volontari stanno facendo di tutto per salvarli anche se il veterinario ha stimato per la loro riabilitazione e cure, un costo vicino a 75000 dollari, troppi per gli animalisti. Sembra però che in queste ore si sia aperto uno spiraglio grazie alle donazioni pervenute ad altre associazioni (CARA Welfare Phils e Rescue Organization – IRO) che potrebbero prendere in custodia i cani e salvare loro la vita.
Con tre distinte operazioni la polizia ha assicurato alla giustizia otto sudcoreani accusati di organizzare illegalmente il gioco d’azzardo online, raccogliendo scommesse sui combattimenti di questi poveri cani. Se le accuse saranno confermate, gli accusati rischiano dodici anni di prigione.
Foto: Ap e Afp
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