L’abbattimento dei cervi all’interno del Parco nazionale dello Stelvio (settore trentino) è stato rinviato. Il piano che prevede il controllo per ridurre di un terzo il numero di cervi in cinque anni, sarebbe dovuto partire questo inverno. “Non illudiamoci – commenta l’Enpa del Trentino – il motivo della temporanea sospensione delle uccisioni è dovuta al fatto che devono trovare, o realizzare (eventualmente a spese di chi?, di tutti i cittadini?) un centro per la raccolta degli animali ammazzati e per la lavorazione della carne, al fine della vendita. Perché dalle uccisioni – per ridurne il numero con il fucile, invece che lasciare che i lupi li predino, come avviene in natura – si vuole anche ricavarne un introito economico. Ricordiamo che “solitamente i due termini “Parco Nazionale” e “abbattimento di cervi” sono incompatibili, perché nei parchi nazionali l’uccisione di animali selvatici è interdetta per norma di legge.”
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