Da Parma arriva una storia di solitudine e morte che però cela un piccolo grande miracolo. Una coppia trascorreva una vita riservata in poche stanze nel centro di Parma, poi il destino si accanisce e la compagna muore. Il compagno rimane solo, come unico affetto ha la gattina ma dopo pochi mesi, in un freddo giorno di gennaio, muore anche lui, solo in casa. Se ne accorgono i vicini dopo giorni per l’odore nauseabondo nell’androne del palazzo. Arrivano i soccorsi, uomini in divisa, trambusto, sirene poi la porta dell’appartamento viene chiusa…silenzio.
Il giorno dopo qualcuno chiama l’Enpa di Parma: “ieri è stato trovato morto un signore qui nel palazzo, è già stato portato via, ma aveva una gattina, si chiama Ariel”.
“Agiamo subito – raccontano le Guardie Zoofile dell’Enpa di Parma – contattiamo tutte le Forze dell’Ordine di Parma per capire chi ha seguito il caso ed avere informazioni, fino ad arrivare ad ACER che gestisce l’appartamento a cui chiediamo il permesso di entrare, nonostante siano giorni festivi. Tutti ci avvisano che sono passati oltre dieci giorni dal decesso, che quindi molto probabilmente la gattina, che nessuno ha visto, o non c’era, o è morta di stenti oppure è uscita con il viavai di operatori: aggiungono che la situazione igienica della casa necessita guanti, calzari e mascherine perché non è ancora stata sanificata. Per esperienza noi riteniamo che la micetta sia ancora dentro perché i gatti abituati in casa, quando sentono molto rumore e molti estranei, anziché fuggire all’esterno, tendono a nascondersi all’interno. Non sappiamo se è viva o morta: ci attrezziamo con trasportino, scatolette, ma anche sacchi di plastica.
“Arriviamo – continuano le Guardie Zoofile dell’Enpa di Parma – nel pomeriggio di ieri: la porta si apre ed esce un’ondata di fetore dalla casa buia, entriamo senza indugio con una torcia per illuminare, vediamo cose brutte, tracce di morte, ma procediamo. Vediamo subito una lettiera bianca e rosa quindi un gatto c’era. Controlliamo ovunque: dietro i mobili, sotto al letto, negli armadi, dentro la lavatrice. Un pensiero va ai proprietari deceduti che, in un certo senso, erano lì ad aiutarci e a cercare con noi. Ad un tratto rovesciamo il cesto della biancheria e schizza fuori un esserino grigio che sguscia dalla porta e si infila nell’androne. Eccola, è viva Ariel! Ci risponde con un sonante miagolio a cui segue una stretta che è un abbraccio poi il trasportino per uscire da lì ed iniziare una nuova vita. E’ un miracolo!”
“Vogliamo ringraziare – concludono le Guardie Zoofile dell’Enpa di Parma – la Polizia di Stato – Questura di Parma che ci ha detto a chi rivolgerci, la Polizia Locale ParmaGche come sempre ci ha supportato e ci ha fornito i recapiti d’emergenza di ACER e grazie al al Sig. Rastelli di ACER per l’immediata disponibilità anche di sabato pomeriggio e per la sincera empatia con cui ha assistito al salvataggio”.
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