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Quando un cane non basta a fare la guardia alla droga, si prende un caimano. Forestale sequesta l’animale

16/01/2012

Sarà difficile per un noto pregiudicato romano sostenere che il giovane caimano, lungo quasi un metro e appartenente ad una specie aggressiva e pericolosa, trovato dagli uomini del Commissariato Prenestino nella sua abitazione, fosse il suo animale da compagnia.
Il caimano, dotato di una bocca tanto potente da dilaniare un arto umano con un morso, era usato dal pregiudicato come guardiano delle partite partite di droga che custodiva nella sua abitazione.
Gli agenti del Commissariato si erano recati nel domicilio dell’uomo, noto per essere coinvolto in spaccio di stupefacenti, per fare una perquisizione quando, a sbarrare loro la strada, hanno trovato come in un film, il caimano. Immediato l’intervento del Servizio Centrale Cites di Roma, del Corpo forestale dello Stato che ha catturato e preso in custodia l’animale detenuto illegalmente.
Il caimano è una delle specie tutelate dalla Cites, la convenzione internazionale sul commercio delle specie animali e vegetali a rischio di estinzione ed è considerato un pericolo per la salute e l’ incolumità delle persone. Originario del Centro America, il rettile è stato catturato e importato illegalmente in Italia e finito in casa del pregiudicato dove viveva in un terrario artigianale in condizioni incompatibili con la propria natura. Un vero e proprio maltrattamento che causava all’esemplare gravi ed evidenti sofferenze tanto da renderne necessario l’immediato trasferimento presso una struttura della Capitale idonea ad ospitarlo.
L’uomo, denunciato per detenzione illegale di specie protette e maltrattamento di animali rischia una condanna penale pari all’arresto fino a due anni e un’ammenda da 7.500 a 75.000 euro.

 


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