Non poteva passare sotto silenzio la scioccante proposta del capo dei veterinari Asl di Grosseto: «Mantenere i randagi nei canili spendendo grosse somme? Meglio fare come gli inglesi e gli americani, che li sopprimono». Parole pronunciate durante l’incontro sul tema del randagismo svoltosi ad Arcidosso.
La vicenda, purtroppo, è tristemente nota. E non ha mancato di suscitare la condanna del mondo animalista e di semplici cittadini che hanno anche solo rispetto per gli animali. Nelle scorse settimane il presidente della Provincia di Grosseto ed il responsabile dei veterinari della Asl hanno proposto la loro “soluzione” al problema randagismo: sopprimere i cani dopo un certo periodo di permanenza nei canili. Una “soluzione” che – è bene ribadirlo – contrasta non solo con il dettato delle nostre normative ma anche contro tutte le leggi non scritte dell’etica. Già in passato l’Enpa era intervenuta sull’argomento contestando con fermezza le dichiarazioni del presidente della Provincia e del responsabile dei veterinari. Ora, però, si muove anche il web, con una petizione con cui si chiede di sospenderli dal loro incarico. Per aderire all’iniziativa si può visitare questa pagina.
La cosa più sconcertante è che la stessa “soluzione” al randagismo è stata proposta lo scorso autunno dal Consiglio Regionale d’Abruzzo e dal primo cittadino di Putignano (Ba) suscitando il medesimo sdegno.
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