Parlando di liceo è appropriato dire che non ha fatto scuola la vicenda di una professoressa dell’ITT Marco Polo di Firenze che impossibilitata di fare altrimenti ha chiesto al suo direttore scolastico di poter portare a scuola il suo cucciolo di cane. Il preside, non nuovo alla presenza dei 4zampe in classe e del beneficio che tutti ne possono ricavare, non ha avuto esitazioni ed è stato ben felice di far seguire la professoressa dal suo cucciolo anche in classe.
Non è andata così per Susanna Musumeci, la preside di un liceo e di due istituti tecnici milanesi che, impegnata a scuola tutto il giorno e non trovando un dog sitter disponibile, per non mancare ai suoi impegni scolastici ha deciso di recarsi al lavoro con Ares, il suo pitbull di un anno e mezzo. Una cosa inconsueta ma non vietata dalla legge.
E’ passato quasi un anno da quando Ares ha fatto il suo ingresso a scuola e nessuno ha mai dimostrato disappunto per la sua presenza ma evidentemente la sua presenza a qualcuno ha dato fastidio tanto che è riuscito a coalizzare gli altri insegnanti per sottoscrivere un esposto alle forze dell’ordine denunciando la presenza del 4zampe negli spazi del plesso scolastico.
“La dirigente scolastica dal mese di aprile 2023 si reca quotidianamente a scuola in compagnia di un pitbull condotto al guinzaglio e sprovvisto di museruola – si legge nell’esposto -. Anche le riunioni collegiali e non solo avvengono alla presenza del suddetto cane come si può evincere dalle fotografie allegate. Il cane la segue in tutti i suoi spostamenti all’interno del plesso, anche in presenza degli studenti”.
Ad avvalorare la denuncia i colleghi hanno allegato una fotografia della preside con a fianco il suo fido Ares cane.
La Musumeci, sentita da La Repubblica, si è mostrata sorpresa e sconfortata perchè nessuno si era lamentato con lei e prima di presentare, a sua insaputa, l’esposto si era cercato un chiarimento faccia a faccia. La preside ha spiegato di essere costretta a portare con sé Ares perché non sa a chi lasciarlo: “Lo porto con me solo quando sono al Verri”. La preside ha fatto rimarcare che essendo la direttrice scolastica di ben tre istituti le sue giornate lavorative sono intense e lunghe rendendo difficile trovare qualcuno che possa prendersi cura del cane per l’intera giornata.
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