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Porto di Ancona, sei cani da caccia morti asfissiati durante trasporto illecito, denunciato per maltrattamenti aggravati autista bulgaro

29/08/2012

Nel porto di Ancona, la Guardia di Finanza, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, ha scoperto undici cuccioli illecitamente trasportati a bordo di un furgone in arrivo dalla Grecia. Ne da’ notizia una nota della Gdf.
Al momento del controllo del mezzo, con targa bulgara, e del carrello diviso in sei box per il trasporto di animali, il conducente, spiega la nota, dichiarava di essere diretto in Spagna con due suoi cani, muniti di regolari passaporti per animali. A seguito dell’ispezione, i Finanzieri si sono invece trovati di fronte ad undici cani da caccia, di cui sei, i piu’ grandi, gia’ privi di vita per il caldo e la mancanza d’aria nelle piccole gabbie, costruite artigianalmente. I sopravvissuti sono tre cuccioli di segugi, un setter inglese ed uno tedesco, tutti in pessime condizioni.
E’ intervenuto anche il personale del Servizio Sanitario dell’Asur Marche per la prima assistenza ai cinque cani piu’ fortunati, affidati successivamente al canile comunale di Ancona ‘Arca di Noe”. Tutti i cani erano sprovvisti dei passaporti e dei microchip identificativi previsti dalle norme vigenti, ad eccezione di due segugi rinvenuti fra i sei che non hanno resistito al viaggio.
L’autista bulgaro, dichiaratosi, peraltro, istruttore cinofilo, ha ammesso l’intenzione di rivendere i propri animali una volta terminato il relativo periodo di addestramento in Spagna. L’uomo e’ stato quindi denunciato alla Procura presso il Tribunale di Ancona per l’ipotesi di maltrattamento di animali, in questo caso aggravata dalla morte di alcuni di essi.


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