Vibrante protesta dell Anmvi dopo che l’Agenzia delle Entrate ha presentato il nuovo redditometro sperimentale che vede tra le sette categorie che contribuiscono a determinare il reddito di un cittadino anche le spese veterinarie.
Portavoce della protesta Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi) che, come riportato da Adnkronos/Salute, dopo la presentazione all’Agenzia delle Entrate del nuovo redditometro sperimentale ha dichiarato: “Siamo al surrealismo fiscale. E’ l’ennesima allucinazione del Fisco nazionale, un quadro visionario, degno della ribellione descritta nella Fattoria di George Orwell”. Il Presidente Melosi non ha mancanto di evidenziare gli atteggiamenti e le decisioni contrastanti che in Italia autorità e legislatori assumano verso gli animali.
“Per la tutela animale l’Italia – ricorda Melosi – vanta una legislazione che offre a questi ‘esseri senzienti’ le piu’ alte garanzie di tutela penale. Si mobilitano ministri e parlamentari, si sprecano le affermazioni di principio, si scomoda persino il Patrono d’Italia. Ma e’ una ipocrisia. Il Governo italiano continua a lucrare sugli animali da compagnia, a considerare il cavallo un indicatore nel reddito, a ridurre le detrazioni sulle spese veterinarie per cani e gatti, ad aumentare le tasse portando l’Iva ai massimi livelli storici (21%) sul loro cibo e sulle cure mediche degli animali da compagnia, inclusi furetti, conigli e criceti che sempre piu’ numerosi popolano le case degli italiani. Per via XX Settembre, gli animali sono davvero ‘un Tesoro’. Ma evidentemente, per lo Stato italiano la capacita’ senziente degli animali e’ stata interpretata come capacita’ tributaria e di patire la peggiore vessazione fiscale di tutta Europa”.
Per tutti quei pensionati a cui lo Stato riconosce assegni al limite della povertà e che magari come unico affetto e compagnia hanno un animale domestico, forse il Fisco nazionale farà il miracolo di farli divenire benestanti?
Foto: http://www.torange.biz
Categorie: News dal Mondo
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