Sette persone, tra commercianti e trasportatori, sono finite a processo davanti al Tribunale di Udine per i reati di traffico illecito di animali da compagnia, uccisione di animali e falso, implicati nell’importazione illegale di oltre 800 cuccioli di cane, in arrivo dall’Ungheria.
La Lav si e’ costituta parte civile alla prima udienza.
I fatti risalgono al 2012 quando, nell’ambito di tre controlli effettuati tra gennaio e maggio nei confronti di alcuni automezzi, ad opera del Nucleo di Polizia Tributaria e del Corpo Forestale dello Stato, furono trovati centinaia di cuccioli di cane trasportati in condizioni drammatiche all’interno di furgoni.
I cuccioli, 876 in totale, di cui 39 morti subito dopo il sequestro, erano diretti in Campania, ammassati uno sull’altro in gabbie fatiscenti, senza cibo, nell’impossibilita’ di compiere anche il piu’ piccolo movimento e spesso coperti dei loro stessi escrementi. “Si tratta di uno dei piu’ importanti processi che riguardano un fenomeno ancora molto radicato nel nostro Paese, diventato reato solo grazie alla Legge 201 del 2010”, ha dichiarato Ilaria Innocenti, responsabile LAV Cani e Gatti.
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