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Più di 700 bovini in condizioni vergognose in allevamento della Bassa Bresciana. Il falso benessere animale, una realtà negata

01/10/2021

Oltre 700 bovini vivevano in condizioni disastrose, immersi nel letame fino all’altezza delle ginocchia e con impossibilità di muoversi. Questa è la situazione rilevata dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e dai veterinari di Ats Brescia in un’azienda agricola della Bassa Bresciana. Fra gli animali c’erano anche dei vitelli malati, non curati e tenuti in mezzo agli altri in ambienti non idonei a curarli per alleviarne le sofferenze. Al responsabile dell’allevamento sono state contestare molteplici infrazioni in materia di benessere animale.Le multe a suo carico, spiega Brescia Today, dovrebbero ammontare a circa 10mila euro. A quanto pare già in passato l’azienda agricola bresciana aveva mostrato difetti di simile tipologia.
L’autorità sanitaria ha disposto all’allevatore numerose prescrizioni. Questi dovràLa sicurezza alimentare nell'alimentazione delle mucche - Inalpi SpA infatti presentare un “cronoprogramma”, ovvero una pianificazione degli interventi necessari a sanare le numerose carenze emerse durante l’ispezione delle istituzioni competenti. A lanciare il campanello d’allarme, sarebbe stata un’associazione animalista, che era riuscita a entrare nella struttura documentando le condizioni in cui vivevano i bovini.
La politica, le normative e gli uffici marketing degli stabilimenti produttori si sforzano, per tacitare le coscienze  dei consumatori, a dichiarare che gli animali allevati per diventare cibo, vivano in condizioni di benessere. Uno sforzo molto spesso  pieno di parole, ma svuotano di reali contenuti. Il sostantivo benessere dovrebbe significare lo stare bene, sentendosi in armonia con il mondo che ci circonda. Una situazione lontana da quella che ogni giorno viene vissuta all’interno degli allevamenti e non basta una pubblicità per accreditare il contrario


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