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Per la zebra, il singolare mantello è una corazza impareggiabile contro predatori e insetti

30/07/2014

Le zebre, oltre alla naturale simpatia che suscitano in chi le osserva, sono decisamente animali controcorrente. Simili per la struttura del corpo a quella dei loro “cugini” asini e cavalli, fedeli aiutanti dell’uomo, le zebre hanno invece un’indole indomita, i molti tentativi di addomesticarle si sono dimostrati  inutili perché quest’animale non sopporta avere pesi sulla groppa.
Ma a rendere veramente speciale una zebra è il suo mantello, la disposizione delle strisce bianche e nere è unica per ogni individuo e ne permette l’identificazione (una sorta di impronta digitale).
Se la maggior parte degli animali selvatici cerca di mimetizzarsi, con colori del pelo o della pelle simili a quelli dell’ambiente in cui vivono per essere nascondersi ai predatori, le zebre con il loro mantello bianco e nero ben visibile a distanza, sembrano voler fare l’esatto contrario. Ma non è come sembra.
Una ricerca ha mostrato che se è vero che pattern cromatici come quello della zebra sono facilmente visibili a distanza quando l’animale è fermo, rendono però il “bersaglio” più difficile da catturare quando è in movimento: le righe confondono infatti l’osservatore, rendendo più arduo pianificare l’aggressione.
Le strisce hanno lo scopo mimetico di confondere la sagoma dell’animale. Creano un’illusione ottica dato che i contorni risultano discontinui e la sagoma del corpo deformata. Confonde il predatore inducendolo a errori di calcolo nel salto.
La fitta striatura del mantello abbaglia il predatore quando si trova vicino a una zebra in galoppo impedendogli di concentrarsi su un singolo animale. Nel gruppo in fuga il predatore con difficoltà capisce dove inizia un animale e dove finisce l’altro.
Grazie alla loro livrea, le zebre sono in grado di riconoscere facilmente anche a distanza gli individui della stessa specie e riconoscere il proprio gruppo.
Il mantello striato serve da “repellente” naturale contro mosche tse-tse e altri parassiti ed è un eccellente meccanismo di raffreddamento: le strisce bianche riflettono i raggi mentre quelle nere li attraggono, portando un effetto rinfrescante.
Si fa presto a dire strisce, quelle della zebra zono veramente speciali!


Categorie: Curiosità