Ha dell’incredibile la storia del gatto Leo che i cuccettisti delle Ferrovie dello Stato volevano far gettare dal finestrino dalla sua proprietaria.
Francesca Tulipano, una signora di 76 anni, per portarlo dalla Calabria, dove l’ha trovato, fino a Desio, in Brianza, è stata costretta a viaggiare in treno in piedi per 1.200 chilometri. La signora ha dovuto rinunciare alla cuccetta già pagata per sé e la nipote perchè l’addetto alle cuccette le continuava a dire: “L’animale qui non può stare, lo butti dal finestrino”.
L’anziana signora era andata in Calabria per le vacanze con la nipote Selene di 16 anni. Qui la giovane ha trovato un micino randagio che nutre e cura con affetto e alla fine della vacanza decide di portarselo a casa. Prima della partenza insieme alla nonna, comprano una trasportino per portare il gattino sul treno. Nonna e nipote arrivate alla stazione di Reggio Calabria si trovano ad affrontare il primo no da un cuccettista: “Scenda dal treno, apra la gabbietta e lasci andare il gatto”. Naturalmente la signora non prende neppure in considerazione questa soluzione.
“Ho chiesto alle altre due persone che erano nel nostro scompartimento – racconta a Il Giorno la signora – se avevano qualcosa in contrario e mi hanno risposto che non avevano alcun problema a viaggiare col gatto ma il cuccettista non ne ha voluto sapere”. La donna era anche propensa a pagare altri due posti per avere uno scompartimento tutto per sé, per la nipote e per il gatto. Proprio come prevede il regolamento di Trenitalia per chi porta un animale nelle carrozze letto e nelle cuccette. Nulla da fare. Per la 16enne e per la signora anziana inizia la ricerca, da una carrozza all’altra, a due posti liberi per poter viaggiare almeno sedute. Ma ad ogni fermata, come succede sempre nei viaggi di fine estate, c’è qualcuno che sale e che chiede di sedersi nel posto in cui ha prenotato.
Fortunatamente, poco dopo, un signore gentile lascia il posto alla nonna, mentre la nipote, col gatto, dorme in corridoio. Quando arriva il controllore, inizia un’altra discussione che si conclude con l’invito a sbarazzarsi del gatto buttandolo dal finestrino. La replicanata sdegnata della giovane è immediata e tagliente: “Ma com’è possibile essere così insensibili? E poi dicono che non bisogna abbandonare gli animali, bell’esempio”.
Finalmente l’estenuante viaggio ha termine, ma le sorprese non sono finite: nel momento in cui le due vanno a ritirare le valigie, scoprono che c’è uno scompartimento rimasto vuoto e chiuso per tutto il viaggio. Proprio quello che la donna aveva chiesto al cuccettista.
Sconfortate le due donne si sono aviate verso casa comunque felici di avere Leo con loro e potergli offrire un futuro sereno.
Foto: Il Giorno
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