Il 1 febbraio è finita in Spagna la stagione venatoria, periodo che ogni anno coincide con il vergognoso abbandono e uccisione di tantissimi cani da caccia, soprattutto galgo e levrieri. “Il maltrattamento e uccisione dei cani da caccia – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – è una piaga in Spagna che ogni anno coinvolge migliaia di cani, soprattutto in zone del Sud come Andalucia, Extremadura, Murcia. E purtroppo anche quest’anno l’orrore si sta ripetendo. Per questo i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali domenica prossima scenderanno in piazza a Milano, Firenze e Roma per aderire alla manifestazione organizzata dall’Associazione Pet Levrieri Ets in accordo con Plataforma Nac, un’iniziativa internazionale partita dalla Spagna alla quale hanno aderito Germania, Austria, Belgio, Francia, Croazia, Slovenia, Polonia, Gran Bretagna, Svizzera e Italia”. A Roma l’appuntamento è dalle 10.30 alle 12.30 al Parco Petroselli. A Firenze la partenza è alle 15.00 da Piazza dei Cavalleggeri (Biblioteca Nazionale). A Milano il via è alle 15.00 da Piazza Castello. “Unitevi a questa fondamentale iniziativa, facciamo sentire la nostra voce e portate i vostri cani”.
“Il problema di come vengono trattati i cani da molti cacciatori – continua Carla Rocchi – è una realtà che riguarda anche l’Italia, anche se da noi il fenomeno è sicuramente più ridotto. Ogni anno salviamo e recuperiamo moltissimi cani da caccia abbandonati, lasciati a sé stessi in campagna una volta che non servono più e le nostre Guardie Zoofile effettuano diversi controlli e sequestri che riguardano cani detenuti da cacciatori n condizioni incompatibili con l’etologia del cane”.
“Da oltre 10 anni portiamo avanti il “Progetto Spagna” per aiutare i galgos e levrieri abbandonati. Ad oggi abbiamo recuperato e fatto adottare centinaia di cani da caccia spagnoli qui in Italia. A Marzo partirà il 90esimo viaggio verso la Spagna dei nostri volontari. I galgueros usano i cani per un paio di stagioni per la caccia alla lepre e poi se ne liberano. Si tratta di una caccia che si svolge senza il fucile, i cani vengono liberati tutti insieme e inseguono la preda. Durante il resto dell’anno i cani vivono in condizioni estreme, rinchiusi in scantinati, senza mai uscire. Quando non servono più li abbandonano, li portano nelle perreras o li uccidono. Le associazioni spagnole contano che ogni anno vengono uccisi circa 50 mila cani. Una vergogna a cui bisogna mettere un punto. Per questo è importante far sentire la voce di tutta Europa e scendere in piazza in nome di questi animali fantastici, riservati e timidi”.
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