Una frase attribuita a Karl Marx recita: “La strada per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni” , E’ quello che è capitato ad una donna di San Michele Mondovì (CN) dove, avendo visto un micino randagio in strada, per portarlo nella sua pensione per animali dove curarlo e trovargli una famiglia, è finita nei guai. Armata quindi delle migliori intenzioni, dopo aver capito che il gattino forse forastico o comunque spaventato non si sarebbe lasciato prendere, ha pensato di lasciare del cibo dove ha però versato alcune gocce di un sonnifero per umani. Una vicina, proprietaria di un cane, ha assistito alla scena e, preoccupata per eventuali danni al suo o ad altri animali, ha avvertito le forze dell’ordine.
Le analisi del cibo prelevato dagli agenti arrivati sul posto hanno evidenziato la presenza del sonnifero e la stessa donna ha ammesso di averlo messo lei ma ha anche spiegato di averlo fatto per il bene del gattino.
La donna infatti una volta catturato il micio lo ha fatto sverminare, rifocillare, sterilizzare ed ha poi trovato per lui anche un’adozione. Insomma per il gattino tutto e finito bene. Non per la sua benefattrice che per farlo ha violato le leggi a tutela degli animali ed è stata denunciata per maltrattamenti dai carabinieri.
La legge vieta infatti di utilizzare farmaci studiati per l’uomo sugli animali, a meno di casi particolari e certificati. In più il solo fatto di aver lasciato del cibo qualifica quella pappa come esca, altra cosa vietata. A discrezione del giudice decidere se questa volta le “buone intenzioni” in questo non porteranno all’inferno.
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