Cinque persone sono state condannate ‘per sedizione’ dal tribunale di Hong Kong per aver pubblicato libri per bambini che ritraevano i sostenitori della democrazia della città come pecore che difendono il loro villaggio dai lupi.
Tutti membri di un sindacato, i cinque sono stati riconosciuti colpevoli di “cospirazione per la stampa, la pubblicazione, la vendita, l’offerta di vendita, la distribuzione, l’esposizione o la riproduzione di pubblicazioni sediziose.
Pecore e lupi nei libri per bambini: gli autori condannati per sedizione a Hong Kong
I cinque, tenuti in prigione per più di un anno prima del processo, sono i fondatori del sindacato dei logopedisti che aveva prodotto quattro libri illustrati per spiegare ai bambini il movimento per la democrazia di Hong Kong.
In un libro intitolato ‘I difensori del villaggio delle pecore’, un gruppo di lupi tentava di occupare un villaggio di pecore, che reagiscono; in un altro, i lupi venivano raffigurati come sporchi e portatori di malattie al villaggio delle pecore.
Durante il processo, i pubblici ministeri hanno sostenuto che i libri contenevano “sentimenti anti-cinesi” e avevano lo scopo di “incitare i lettori all’odio contro le autorità della terraferma”; hanno anche sostenuto che i libri avevano lo scopo di incoraggiare gli abitanti di Hong Kong a discriminare i “cinesi della terraferma che vivono a Hong Kong”.
Lai Man-ling, Melody Yeung, Sidney Ng, Samuel Chan e Fong Tsz-ho, tutti membri fondatori del sindacato dei logopedisti dietro questi libri, dopo un processo di due mesi, sono stati giudicati colpevoli dal giudice del tribunale distrettuale nominato dal governo per processare casi di sicurezza nazionale.
“L’intento sedizioso non deriva da semplici parole, ma da parole volte a influenzare la mente dei bambini”, ha scritto il signor Kwok nella sentenza. La condanna si basa su un reato di sedizione di quando la città era sotto il dominio britannico, che le autorità hanno implementato insieme a una nuova legge sulla sicurezza nazionale per sradicare il dissenso.
La difesa ha sostenuto che il reato era definito in modo vago e che ogni lettore dovrebbe essere in grado di prendere una decisione su cosa rappresentino i personaggi nei libri. Ha anche avvertito che un tale verdetto criminalizza le critiche politiche con un “effetto agghiacciante” sulla società.
Categorie: Animali e Cultura
Cane smarrito? Niente obbligo di denuncia. E per la Cassazione il padrone che l’abbandona è salvo
Inaugurata a Oakham (UK), la statua della regina Elisabetta con i suoi amati corgi
Due panda attaccano la guardiana di uno zoo cinese, alla fine la donna riesce a fuggire
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it