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Passerotti, pettirossi e merli svernano nei nostri giardini, costruire una casetta o installare una mangiatoia può aiutarli a sopravvivere ai rigori invernali

07/11/2014

Al contrario dei consimili esotici che appena il freddo di annuncia, volano verso cieli più caldi, scriccioli e cince restano e altri come merli e pettirossi scendono dalle latitudini nordiche per trascorrere l’inverno in Italia, dove è meno freddo. Sebbene queste specie siano dotate di adattamenti antigelo, a partire da un fitto piumaggio isolante, le basse temperature possono rappresentare per loro un problema. Quando poi cade la neve o arriva il gelo notturno, soprattutto gli uccelli più piccoli rischiano la vita. Allora per venire loro in aiuto possiamo distribuire tra alberi e cespugli casette e mangiatoie. Se amate il fai-da-te la Lipu offre una guida per creare, assemblare e gestire mangiatoie e nidi artificiali per uccelli.
Se invece avete una scarsa manualità o siete semplicemente molto pigri, potrete scegliere un nido artificiale o una mangiatoia direttamente sull’Emporio Lipu.
Ecco allora l’importanza delle mangiatoie, le mangiatoie artificiali, questi utilissimi e molto graditi ristoranti per uccelli.
Esistono fondamentalmente due tipi di mangiatoie, una “aperta” ed una “con tetto”. Ciascuna di esse, a sua volta, può essere “appesa” o con “supporto”, cioè poggiataad un supporto piantato a terra, senza che questo comporti particolari differenze per i nostri ospiti (può essere invece rilevante l’altezza a cui sono posizionate). Le mangiatoie aperte sono forse più belle da osservare, ma quelle coperte da un tetto hanno il pregio di disincentivare molti ospiti di più grandi dimensioni quali taccole, gazze, piccioni e tortore. Anche gli storni frequentano meno volentieri le mangiatoie chiuse rispetto a quelle aperte.
Un altro tipo di mangiatoia, più specifica per cince e picchi muratori, è quella “a rete”, che va preferibilmente appesa. Per orientarci ci viene in aiuto la guida della Lipu.
Guida all’uso delle mangiatoie:
      Gli ospiti delle mangiatoie e come attirarli
      Come costruire una mangiatoia
      Come installare una mangiatoia
Per quanto riguarda i nidi, quello classico nell’idea di ciascuno di noi, è la coppa di rametti o pagliuzze posata alla biforcazione di un ramo, in realtà il mondo alato presenta una varia tipologia di nidi in relazione alle specie considerate.
Nel tentativo principale di costruire nidi sicuri dai predatori e riparati dalle intemperie, alcuni uccelli hanno adottato la strategia del nidificare inlipu2_320x200 cavità. Ad esempio i picchi le scavano attivamente nei tronchi; altri come il Martin pescatore, i gruccioni o i topini negli argini sabbiosi e ciottolosi.
Molte specie, soprattutto di piccole dimensioni, sfruttano invece cavità naturali: crepe e buchi nei tronchi vecchi, nidi abbandonati di picchi, cortecce distaccate, fessure di rocce, eccetera. Il taglio dei boschi per ricavarne legname elimina gli alberi adulti che sono quelli che offrono più facilmente cavità per queste nidificazioni.
In città invece gli alberi sono piantati e curati dai giardinieri, e per altri motivi dunque le cavità sono ancora più rare. In questi ambienti la densità nidificante di molti uccelli è proprio limitata dalla carenza di cavità idonee e disponibili. Molte esperienze hanno dimostrato come, apponendo nidi artificiali in boschi giovani o ambienti urbani, la presenza nidificante di molte specie aumenti sensibilmente. Anche per i nidi artificiali la Lipu ci viene in aiuto con una guida.

Buon lavoro!


Categorie: Curiosità