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Parroco di Ripabella (Pisa) appende due conigli (morti) a testa in giù sulla chiesa per scacciare i piccioni. Diffidato

30/09/2016

La notizia è di queste ore e ha dell’incredibile, a metà tra la superstizione e l’ignoranza. Un parroco di Riparbella (Pisa) avrebbe appeso sulla sommità della “sua” chiesa i corpi di due conigli, perché, secondo il prelato, avrebbero avuto il potere di tenere lontano i piccioni. I due animali, sostiene ancora il prelato, non erano vivi ma impagliati ed erano per questo usati a mo’ di “spaventapasseri”. Naturalmente, ciò non può in alcun modo sminuire la gravità del comportamento del prelato, che con il suo comportamento da denotato una assoluta mancanza di sensibilità e di rispetto nei confronti di un altro essere vivente, comunque una Creatura di Dio. Il fatto che i conigli fossero privi di vita (e impagliati) non deve e non può autorizzare alcuno a disporre di loro in maniera così irriguardosa.
Enpa lo ha ricordato anche al Sindaco del Comune toscano, con una lettera inviata dal proprio ufficio legale nella quale si ricorda al primo cittadino come le autorità responsabili per la gestione dell’avifauna siano proprio le amministrazioni locali e come gli strumenti utilizzati a tale scopo debbano essere soltanto quelli previsti dalla legge. E non fantasiosi espedienti, figli più della superstizione che non di un modo razionale e scientifico di affrontare la realtà.
Naturalmente, ove mai dovessero emergere più gravi profili di responsabilità penale per il religioso, l’Enpa non esiterà a farli valere nelle sedi opportune. 


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