Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Pappagallo bussa alla finestra, accolto in casa e sfamato viene poi affidato all’ENPA di Milano

23/05/2018

Un pappagallo amazzone fronte rossa ha bussato alla finestra di un balcone del secondo piano di viale Sestini, sperando, evidentemente, che qualcuno gli aprisse. E così è stato. Il proprietario di casa, che era insieme con suo figlio, sentito il ticchettio sul vetro della finestra lo ha fatto subito entrare, comprendendo subito che il colorato volatile avesse molta fame e sete, vista la foga con cui ha mangiato e bevuto appena gli sono stati dati alcuni biscotti e dell’acqua.
Probabilmente il pappagallo era fuggito da qualche giorno dalla propria abitazione e, non essendo abituato alla vita libera, si è trovato in difficoltà anche a causa dei forti acquazzoni degli ultimi giorni che certo non lo hanno aiutato a ritrovare la strada di casa.
«Potrebbe essere scappato da qualcuno che aveva l’abitudine di farlo girare libero in casa», ha detto il signor Mario telefonando a ENPA Milano. «Appena finito di rifocillarsi – ha aggiunto – il pappagallo si è messo tranquillo sulla mia spalla o su quella di mio figlio e ha passato la maggior parte del tempo in cui è rimasto da noi, in questo modo. Quando abbiamo tentato di metterlo in gabbia, ha capito subito le nostre intenzioni e non si è fatto catturare molto facilmente». Ma alla fine il pappagallo si è convinto ed è stato portato presso la sede Enpa, che lo ha accolto, come fa ogni giorno da decenni per soccorrere animali smarriti.
«Il pappagallo è adesso presso la nostra struttura», ha dichiarato Ermanno Giudici presidente Enpa Milano, che prosegue: «questi esemplari sono in appendice 2 della Cites, quindi sono protetti e devono essere muniti di documenti che attestino la corretta provenienza. Se il proprietario lo dovesse riconoscere, dalle foto, può contattarci allo 0297064220, prendere un appuntamento con i nostri operatori e presentarsi presso la nostra struttura con tutti i documenti che possano dimostrare la legittima detenzione dell’animale».


Categorie: News dal Mondo