Papa Francesco ha partecipato questa mattina agli Stati generali della natalità. Riferendosi alle difficoltà anche culturali che si stanno vivendo nelle nostre società e che hanno portato al cosiddetto ‘”inverno demografico”, Bergoglio ha riportato due aneddoti, “due fotografie” come le ha chiamate, di episodi accaduti in piazza” San Pietro.
“Due settimane fa il mio segretario” era nella piazza e veniva una mamma con il carrello col bambino. Lui, un prete tenero, si avvicinava per vedere il bambino. Era un cagnolino. Poi il Pontefice ha raccontato di una donna cinquantenne che ha incontrato, la quale gli ha chiesto di “benedirle il suo bambino”, riferendosi al suo cane, che aveva nella borsa.
“Non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora. Tanti bambini hanno fame e lei con il cagnolino… Queste sono scene del presente ma se non stiamo attenti questo sarà il futuro”, le parole con cui il Pontefice ha ricordato l’episodio.
il pontefice non sia nuovo a questo genere di esternazioni che contrappongono i figli a cani e gatti e che rivelano una certa lontananza dall’amore incondizionato per gli animali, quello che invece hanno manifestato nel corso dei secoli molti santi come San Francesco, che li chiamava “fratelli” e “sorelle”.
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