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Palio di Siena patrimonio culturale dello Stato, per OIPA un evento con la morte di tanti cavalli non lo merita

04/12/2023

Il Palio di Siena, di cui si ha notizia fin dal 1200, ha rappresentato per secoli l’orgoglio cittadino da tutt e poi nazionale, grande evento seguito anche al di fuori dei confini nazionali e valida attrazione turistica ma i tempi cambiano e con loro la sensibilità verso il benessere animale. Per questo la richiestaIl Palio di Siena: link utili del Rettore del Magistrato delle Contrade, Emanuele Squarci di un fotografo “per fare un sopralluogo propedeutico allo scatto delle immagini ufficiali degli oggetti che ciascuna Contrada ha proposto come rappresentativi della propria essenza (…) Dopo il sopralluogo tornerà per le foto ufficiali necessarie per completare la documentazione per il riconoscimento del Palio di Siena come patrimonio culturale dello Stato”.
Immediata la reazione negativa delle associazioni animaliste. Da diversi anni il Palio è oggetto di polemiche e proteste per gli incidenti di gara che provocano rovinose cadute e che, in alcuni casi, hanno portato alla morte dei cavalli.
Di fronte alla possibilità di riconoscere il Palio come Patrimonio Nazionale l’OIPA, Organizzazione internazionale protezione animali ha chiesto al Ministero di evitare che, in nome del rispetto per gli animali, tema sempre più sentito dall’opinione pubblica, sia dato tale riconoscimento alla competizione.
Secondo l’Oipa, appare inappropriato rendere “patrimonio culturale” una manifestazione che mette a repentaglio la vita di animali, esseri senzienti, tutelati. Un diniego basato sulla percentuale di incidenti causati dal Palio variano a seconda di chi li effettua. Secondo la Lega Anti Vivisezione, dal 1970 al 2007 sono morti complessivamente 48 cavalli, pari – secondo la LAV – alla media di un cavallo mortoCavallo morto a Palio di Siena,polemiche - Ultima ora - Ansa.it all’anno. Per contro, altri conteggi evidenziano che nella media delle corse disputate andrebbero considerati non solo i due Palii all’anno, ma anche le batterie di selezione dei cavalli e le corse di prova. Secondo quest’ultimo calcolo, i cavalli impiegati dal 1970 al 2004 sarebbero stati 1950, per un totale di 879 corse sul tufo di Piazza del Campo.
Il riconoscimento richiesto è probabilmente propedeutico alla candidatura Unesco. Lo scorso agosto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, alla vigilia della rovinosa corsa, dichiarò che «occorre riprendere l’iniziativa insieme al Comune e al Magistrato delle Contrade per il riconoscimento del Palio di Siena quale patrimonio culturale immateriale Unesco».

 


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