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Otto mesi di reclusione al professore che uccise e sezionò i conigli in classe

29/11/2012

“Una nefandezza finalmente condannata, in un caso che rappresenta un importante precedente giuridico in ambito didattico, e un segnale rassicurante sotto il profilo pedagogico. Una condanna che, dopo l’inchiesta su Green Hill e la condanna per lo stabulario abusivo di Modena, conferma il massimo impegno dell’Associazione sul tema vivisezione e dissezione animali per studio, con innovativi principi giuridici ottenuti”, questo il commento della LAV alla notizia della condanna a 8 mesi di reclusione inflitta al professor Rando, il docente che uccise due conigli in classe, durante una lezione di anatomia presso l’Istituto Molinari di Milano.
Il giudice Valentina Boroni del tribunale di Milano, ha infatti riconosciuto l’imputato responsabile dei reati previsti dagli articoli 544 bis e ter c.p.; Carlo Rando era stato denunciato dalla LAV nell’ottobre del 2010 per aver ucciso a martellate due conigli in classe. Il professore, medico chirurgo, aveva fatto arrivare a scuola quattro conigli, fatti appositamente uccidere per scopi didattici, ma due di questi, ancora vivi, erano usciti fuori dal contenitore. A quel punto il docente aveva prima cercato di strangolarli, quindi li aveva colpiti ripetutamente a pugni, per poi uccidere uno degli animali sopravvissuto alla prolungata violenza colpendolo a martellate sulla testa; scene raccapriccianti, degne di bassa macelleria, ed eseguite anche davanti a minorenni.
“Dopo lunghe testimonianze, e il coraggio di professori e studenti che hanno voluto smascherare le nefandezze compiute dal docente, è arrivata la condanna, una pietra miliare nei diritti degli animali che sono ancora considerati oggetti e le cui violenze sono troppo spesso oggetto di derisione o disinteresse. – commenta Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione – Metodi così incivili non sono solo inaccettabili eticamente, ma totalmente inutili, in quanto l’anatomia non si insegna più sezionando animali ma tramite un’ampia disponibilità di modellini, plastici, video e ricostruzioni interattive tridimensionali, che oltretutto simulano e spiegano l’organismo di molte specie, non solo di una”.
Già nel 2009 il professore era stato invitato dalla LAV a preferire metodi incruenti per le lezioni di anatomia, informandolo della Nota del Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca del 29 aprile 2008* relativa all’impiego di animali e loro parti per le esercitazioni didattiche di biologia nelle scuole di ogni ordine e grado, che invita all’uso di supporti didattici moderni ed efficaci, oltre che eticamente sostenibili, “nonostante ciò aveva mantenuto un atteggiamento insolente, grazie anche alla complicità di tecnici di laboratorio che da anni considerano “normale”sezionare animali davanti a minorenni, riflettendo una mentalità dell’ottocento e tecniche obsolete”, conclude Michela Kuan.
Il professor Rando è stato condannato, inoltre, al pagamento delle spese processuali e a risarcire la LAV.
La LAV ricorda, infine, che, anche a livello universitario, gli studenti hanno il fondamentale diritto di fare obiezione di coscienza alla sperimentazione animale grazie alla legge 413/93. (Lav)


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