Di bufale in rete ne girano molte, ma quella degli orsi polari scuoiati per isolare gli edifici – che ha scatenato l’indignazione di web e animalisti – e’ la prima costruita a tavolino per sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici.
Nei giorni scorsi una fantomatica azienda svedese, Arsu Systems, che si proclamava paladina dell’eco-sostenibilita’, ha annunciato di utilizzare la pelliccia degli orsi bianchi per farne isolanti per l’edilizia. Era ovviamente una provocazione, ma hanno abboccato in molti: oltre 685mila persone coinvolte sui social network, piu’ di 21mila insulti ricevuti e provenienti da 24 diverse nazioni del mondo, quasi 5mila sostenitori della petizione per dire stop al massacro dei poveri animali, oltre 1500 tweet inviati per esprimere sdegno e preoccupazione, piu’ di 30mila visualizzazioni del video di presentazione dell’azienda.
L’hashtag #siamotuttiorsi e’ dilagato nel giro di 72 ore. Un video su Youtube, che si apre con la domanda ‘Ci voleva un fake per farci prendere coscienza dei #CambiamentiClimatici?’, ha svelato l’inganno: Arsu Systems non esiste, a firmare la campagna di sensibilizzazione e’ Ursa, azienda che produce sistemi isolanti, che insieme all’associazione Italian Climate Network onlus ha deciso di rivolgersi direttamente ai cittadini per invitarli a fare delle scelte forti nella direzione del risparmio energetico. Non solo: in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’azienda ha lanciato URSA Award: best project for a better tomorrow, bando internazionale che intende incoraggiare una nuova idea di architettura nel segno della sostenibilita’ ambientale. Non casuali, infine, le tempistiche dell’operazione mediatica e del bando internazionale: il prossimo 24 febbraio Ursa riaprira’ lo stabilimento di Bondeno, in provincia di Ferrara, distrutto dal terremoto che colpi’ l’Emilia Romagna nel maggio 2012.(ansa)
Categorie: Curiosità
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