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Ora ha una famiglia “vera”, Grandine, la cagnolina reclusa sul balcone a Roncello

02/08/2019

Qualche tempo fa, alcune segnalazioni di privati cittadini, provvidenziali come sempre, facevano riferimento a un cane, di razza american staffordshire terrier, detenuto su un piccolo balcone di dimensioni 1m x 2 di un’abitazione di Roncello (Monza).
Il povero animale non aveva accesso in casa e dall’esterno non si vedevano ciotole per il cibo e per l’acqua ma erano chiari i segnali di disagio, come giornali e stracci fatti a brandelli.
Il Nucleo Antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza, recatosi subito sul posto, dai balconi adiacenti ha potuto verificare l’effettiva presenza del cane, ma non è riuscito a contattare il proprietario che era al lavoro. Finalmente rintracciato e fattisi accompagnare da lui nell’abitazione, i volontari dell’Enpa hanno potuto constatare che l’amstaff, una femmina di circa un anno di età, non aveva microchip, anche se per fortuna era in discrete condizioni, non sottopeso né disidratata.
Il luogo di detenzione non rispettava né le normali esigenze di benessere di un animale, che era esposto al sole e alle intemperie, né la normativa vigente, e il proprietario ha confermato che il cane, preso a suo dire “per il bimbo”, usciva poco anche perché poco abituato al guinzaglio.
Il Nucleo Antimaltrattamento ha invitato con fermezza il proprietario a non prendere più nessun animale e ha quindi portato la cucciolona al canile di Monza, dove è stato battezzata “Grandine” perché recuperata proprio nel corso di una violenta grandinata. Qui, dopo essere stata vaccinata, sverminata e microchippata, è stata sottoposta a una valutazione comportamentale (non le era stata impartita alcuna educazione e non conosceva l’inibizione al morso) e a un percorso formativo.
Dopo circa un mese di permanenza al canile, Grandine ha trovato una famiglia tutta per lei: una coppia, con esperienza di cani di questo tipo, che al termine del necessario percorso di avvicinamento in canile ha deciso di portarla a casa con sé.
In Italia l’American Staffordshire ha registrato nel 2018 ben 4247 esemplari e chissà quanti sono quelli privi di certificato genealogico, spesso risultato di sempre più numerose cucciolate casalinghe, che sono ormai un business senza controllo.
Per quanto riguarda il pitbull, non esiste una statistica non essendo una razza riconosciuta, ma senza dubbio amstaff e pitbull sono di gran moda, piacciono per l’indubbia prestanza fisica ma purtroppo, sempre più spesso, vengono presi con troppa leggerezza e ignoranza delle loro caratteristiche di razza e delle loro esigenze.
Il risultato? Passati i primi mesi di entusiasmo, quando comincia a venir fuori il forte temperamento tipico dell’adulto, questi cani diventano un problema di cui liberarsene al più presto. Quello che serve, invece, sono le adozioni consapevoli. (enpa.it)

Nella foto un bel primo piano del cane Grandine


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